Nel novembre 2009, nel corso di una seduta del consiglio comunale di Costigliole d’Asti, era stata presentata una mozione (firmata dai consiglieri di minoranza Enrico Cavallero, Corrado Rustichelli, Mauro Giacosa e Danilo Franco) di sostegno al ricorso dello stato italiano per l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche contro la Corte europea per i diritti dell’uomo che aveva definito, con una sentenza, la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione degli alunni”. Nella mozione si avanzava anche la richiesta di esporre un crocifisso nell’aula consiliare del Comune di Costigliole d’Asti.
La mozione, condivisa dal gruppo consiliare “Costigliole paese delle libertà”, impegnava il sindaco e l’assessore competente ad appoggiare e sostenere il ricorso del Governo italiano contro la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo; a verificare, il rispetto nelle scuole di loro pertinenza, l’applicazione della legge; ad esporre un crocifisso nell’aula consiliare come simbolo culturale della nostra gente e a cui si ispira il nostro ordinamento costituzionale.
“Il consiglio comunale costigliolese, si era espresso favorevolmente – precisa oggi Cavallero – ma per esporre il crocifisso messo a disposizione dal gruppo di minoranza si è dovuto attendere il consiglio della Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato che condivide la stessa aula consiliare e che si è espresso favorevolmente, quasi all’unanimità, nel corso della seduta del 23 aprile 2010. Il problema era stata illustrato da Danilo Franco, consigliere di minoranza, trovando subito il sostegno dell’assessore della Comunità Collinare Maurizio Bologna e poi degli altri consiglieri.
“Era un nostro impegno assunto in campagna elettorale – conclude Cavallero – ed ora anche l’aula consiliare può esporre questo importante simbolo che, come la foto del presidente della Repubblica, testimonia i valori della nostra cultura e delle nostre tradizioni.”