Nei giorni scorsi, il procuratore della Repubblica di Alba, Domenico Manzione, ha richiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Pieruccio Cirio e Piergiorgio Reggio (presidente e membro del Collegio sindacale) per la complessa vicenda riguardante l’Agenzia di Formazione Professionale Apro (Alba, Barolo).
Nell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare, Cirio e Reggio sono citati insieme a Gianni Desana (amministratore delegato Apro formazione), Domenico Rossetto (membro del Consiglio di amministrazione di Apro formazione), Piercarlo Rovera (presidente Consiglio di amministrazione di Apro servizi), Romano Marengo (presidente del Consiglio di amministrazione di Apro formazione). Cirio, Reggio e Seitone (rappresentanti del collegio sindacale della scuola di via Casalgherlone) sono accusati di aver cercato di conseguire un ingiusto profitto, indicando fatti non veri nel bilancio chiuso ad agosto del 2006 e in quello dell’anno successivo.
E’ inoltre contestata l’iscrizione a bilancio di plusvalenze per un milione e 136 mila euro in ordine alle migliorie apportate all’immobile, di una plusvalenza da 652 mila euro e di crediti inesigibili per un milione e mezzo. Desa e Rossetto sono citati nella richiesta di rinvio a giudizio anche per aver ricevuto ingiustamente dalla Regione 600 mila euro per i corsi di formazione, l’amministratore delegato pure per le spese sostenute per la festa di compleanno della moglie e per il rifacimento del bagno della propria abitazione alessandrina. (fonte: “Gazzetta d’Alba”, a firma di m.g.o.)