>> Nel Comando provinciale di Asti solo tre donne prestano servizio nell’Arma

Non capita tutti i giorni di incontrare, insieme, tre intelligenti, giovani e belle donne che, per di più, indossino anche l’elegante divisa dell’Arma, le uniche nel Comando provinciale di Asti. Le abbiamo sentite raccontare e raccontarsi, senza fronzoli, in una saletta della Compagnia dei Carabinieri di Canelli.

Partiamo con le presentazioni:

Claudia Luciano. Maresciallo, laurea triennale in Scienze Politiche (nel 2008 a Velletri), di Taormina. Dopo due anni a Susa, dall’11 giugno ha preso servizio nella Stazione di Nizza Monferrato. Deve la passione per l’Arma all’entusiasmo con cui il padre, Brigadiere capo, svolge il suo compito, sempre in contatto con la gente: “E’ stata la strada, la sua università”. Premesso che è stata attirata non solo dalla divisa, ma che è stata l’Arma ad entrare nella sua vita, alla buona scuola del padre, ricorda che “Per servire il cittadino è importante sapersi rapportare con tutti”.

Valentina Nanni. Maresciallo, laurea  triennale in Scienze Politiche (2008 a Velletri), laureanda in Giurisprudenza. Dopo due anni nella Stazione di Trieste, dove per qualche mese ha anche  svolto servizio in borghese presso il Nucleo Operativo della Compagnia di Trieste, dal 9 luglio è in servizio presso la Stazione di Canelli. Ricorda volentieri il paesino di origine, Spinello (circ cento abitanti), frazione di Santa Sofia (Forli  – Cesena). Per lei, “l’Arma è una vocazione ancor prima che un lavoro” e ancora “E’ la divisa che mi ha scelto. Nel nostro compito non è importante essere dei ‘Super’, quanto piuttosto essere persone dotate di equilibrio mentale, umili e volenterose”.

Irene Colacicco. Milanese, nel 2004, si era arruolata come paracadutista nell’Esercito per poi entrare nell’Arma nel 2007. Primo Carabiniere donna in tutto ilComando provinciale,  dal 2008 opera nella Stazione di Nizza Monferrato con numerosi  ed efficaci interventi al suo attivo. A scegliere l’impegnativo  lavoro che “‘ti cambia la vita’, è stata l’ammirazione e l’amore per la divisa e la mia grande voglia di mettermi in gioco e di provare,  tutti i giorni, qualcosa di nuovo e di interessante”. Rivolta, poi, alle due  nuove arrivate nell’Arma della Compagnia di Canelli, aggiunge: “Finalmente sono arrivati i rinforzi”.

Dopo le presentazioni, l’incontro è stato più facile colloquiare e a scambiarsi alcune impressioni e riflessioni. “Qui, a Canelli, è possibile essere più presenti perché si riscontra un tessuto sociale ricco di valori importanti e di tanto volontariato”. “In caserma  abbiamo trovato una bella collaborazione con i nostri colleghi. Tra maschi e femmine non esistono disparità  di servizi e di trattamento”. “Le donne sono un valore aggiunto. Infatti la presenza femminile si rivela particolarmente utile in diverse situazioni come nei casi di stalking, violenza sessuale, mobbing …”. “Nel nostro lavoro, il che vale per tutti, è comunque importante  prevenire ed evitare che succedano i guai. E’ quindi fondamentale conoscere, non farci sorprendere e conservare sempre la calma”. “Siamo ancora poche – sostengono – ma in continua crescita”.

,