
Così la ricorda Alba: “Non era da considerarsi semplicemente un’impiegata comunale ma un’operatrice culturale molto preparata, ricca di iniziative e di entusiasmo. Svolgeva il suo compito in modo eccellente. Molto paziente, sapeva ascoltare tutti ed era sempre molto positiva nelle risposte.”
A parlarne con commozione anche la coetanea Daniela Bellora: ”Ci conoscevamo dai tempi dell’asilo. a Montegrosso. A periodi siamo state più vicine o più lontane, Ma sapevo che c’era sempre. Il marito Antonio, uomo concreto e grande lavoratore, l’ha sempre capita, apprezzata, lasciando che seguisse i suoi interessi culturali. Cristina ha rappresentato molto per Nizza contribuendo alla sua crescita culturale. E’ merito suo se la Biblioteca ha tanti buoni libri. E grazie al suo approccio cordiale, tanti giovani, hanno imparato a frequentare con assiduità la biblioteca, invece di bighellonare.”