Domenica 12 maggio, ore 11, al Castello di Barolo, grande successo di pubblico e di acquirenti per la XIV edizione dell’Asta del Barolo, che si è appena conclusa nella splendida cornice del Castello di Barolo, registrando un incasso complessivo di 33.910 euro per i 27 lotti formati da 115 bottiglie.
Massiccia la partecipazione internazionale, anche grazie a una tavola di compratori collegata dal ristorante “Il Gattopardo” di Singapore e a un buyer che, da Dubai, ha partecipato attivamente all’Asta. Ma l’anima world wide non è mancata nemmeno in sala, con la metà dei partecipanti provenienti dall’estero e i tavoli dedicati a Hong Kong (con la presenza della Master of Wine Debra Meiburg), Dubai, Singapore e USA, affiancati alle postazioni dei produttori dell’Accademia del Barolo. Al martelletto, l’habitué dell’evento, Giancarlo Montaldo, mentre in sala non sono mancati anche quest’anno i volti noti: l’ex Ministro Francesco Profumo, il presentatore Tv (lanciato dal programma cult Le Iene) Marco Berry, la “contessa” Barbara Ronchi della Rocca (esperta di Galateo e Bon Ton), il miglior sommelier del mondo Paolo Basso (recentemente incoronato a Tokyo dall’Association de la Sommellerie Internationale), l’imprenditore Franco Biraghi, neoletto presidente di Confindustria Cuneo, gli onorevoli Paolo Vitelli e Mariano Rabino e il vicepresidente della Provincia di Cuneo Giuseppe Rossetto, solo per citarne alcuni.
Hanno conquistato la sala, aggiudicandosi il titolo di lotto venduto alla cifra maggiore, i 6 Magnum di Barolo Preve del 2000 del Presidente dell’Accademia del Barolo Gianni Gagliardo che, partiti da una base d’asta di 800 euro, sono poi stati battuti per 3.050 euro. Risultato accolto con soddisfazione dal produttore per via della vivacità che ha accompagnato il crescendo in sala: «Ho apprezzato molto il fatto che più persone se lo siano conteso, il che vale ancora di più del già soddisfacente risultato».
Tavoli e palette in fermento, infine, per il 27° lotto speciale che, raggruppando una bottiglia di Barolo per ciascuno dei produttori “accademici”, proponeva un excursus di 10 anni nel mondo del Re dei Vini, coprendo il periodo dal 1996 al 2005. Battitore d’eccezione un agguerritissimo Marco Berry che ha aperto il lotto conclusivo con una base d’asta di 1.500 euro, rilanciando immediatamente a 2.000 euro e facendolo crescere fino alla cifra di 4.400 euro. Ad aggiudicarsi i “Dieci anni di Barolo”, l’offerta di Sandra Vezza, imprenditrice della zona nel settore alimentare e farmaceutico che ha recentemente acquisito la Gufram, azienda di design famosa per la sua pop art.
«Le basi d’Asta quest’anno sono triplicate per la maggior parte dei lotti – ha poi sottolineato il Presidente dell’Accademia del Barolo Gianni Gagliardo – e questo va interpretato come un segnale di serenità e speranza rispetto all’attuale situazione economica. L’asta è anche una questione psicologica: in un ambiente sereno le persone sono più portate ad investire nel vino, spendendo anche cifre più importanti».