‘Whisky’ ed Enrica Lucini campioni mondiali di Agility in Ungheria

WHISKYWhisky’ e la sua conduttrice Enrica Lucini Giavarini, freschi campioni del mondo di Agility per meticci a Jula, in Ungheria, sono venuti a trovarci ed esibirsi in redazione. Uno spettacolo impagabile.

Tutto nasce, sui sentieri di San Giorgio Scarampi, quando Enrica, in cerca di more per le sue crostate, viene avvicinata da una truppa di 7- 8 cani. Tra loro, il cucciolo Whisky del 2006, che la famiglia Balocco regalerà ad Enrica.

«Stracarico di argento vivo – rilascia Enrica – mi metteva a soqquadro l’appartamento. Allora incominciai a conoscere Agility. Me lo portavo sempre dietro, non lasciandolo mai solo in casa. Nel 2008 cominciò a praticare Agility al Canis Major di Cassinasco.

Ma, nel 2009, subì la lussazione alla rotula (anomalia congenita) che non gli permetteva più di camminare. Non correva più, era diventato molto diffidente e pauroso. Operato, gli hanno messo delle viti nel ginocchio. Ci fermammo così per tutto il 2010 e ci vollero due anni per fargli ritrovare fiducia in se stesso e, soprattutto, nei miei confronti.

Nel 2012 abbiamo ripreso a pieno ritmo: due allenamenti di un’ora alla settimana ed una gara al mese al Magic Dog di Castelceriolo.

E, quest’anno, siamo stati chiamati nella Nazionale italiana ‘Meticci’, i cani che non hanno pedigree. Ai primi di settembre siamo andati a correre per i campionati del mondo a Jula in Ungheria, da dove, sconfitte Germania e Repubblica ceca, siamo tornati Campioni del mondo, con le coppe e le medaglie d’oro al collo.

Incoraggiante risultato che ci impegna ancor più per partecipare e vincere la prossima edizione del campionato mondiale 2014 che si disputerà a Voghera, in Italia».

In che consiste la pratica dell’Agility?

«Si tratta di un metodo, applicabile non prima dei 18 mesi, che sfrutta appieno le caratteristiche naturali del cane, ma anche la sensibilità e la professionalità del conduttore.

In concreto, il cane deve affrontare nettamente tre percorsi, con 21 ostacoli l’uno (tubo, salto, bascula, passerella, palizzata ecc.), nel minor tempo possibile. In allenamento il cane è più disteso che non in gara durante la quale è più eccitato e vuol vincere a tutti i costi. Però, i binomi che vincono son quelli che riescono a controllare la foga, a cominciare dai conduttori che più emotivi sono e più i cani sbagliano».