«Che la giunta sbagli a voler lasciare l’Unione Collinare è una valutazione di Fausto Fogliati e solo sua. I canellesi non credo la pensino così, soprattutto dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulle unioni di comuni».
A Marco Gabusi le affermazioni dell’esponente del Pd, capogruppo di Canelli Futura, sulla ventilata decisione di Canelli di uscire dalla Comunità collinare Tra Langa e Monferrato non sono piaciute. «Il metodo usato da Fogliati è pura demagogia, di chi spara nel mucchio tanto per sollevare polveroni e polemiche. Su queste ultime non mi trova: ragiono, al contrario, su fatti concreti che, guarda caso, lui non cita mai se non fumosamente».
Che il desiderata della giunta Gabusi sia quello di salutare il consorzio di comuni era nell’aria da tempo. Concetti che il sindaco ribadisce, puntualizzando e smentendo «il polverone mediatico sollevato da Fogliati, abile a sfruttare ogni minima cosa facendola diventare un problema, spesso inesistente». Marco Gabusi attacca annunciando che «la nuova legge sulle funzioni associate dei Comuni è slittata, ed è notizia di pochi giorni fa, di un anno. Dunque, c’è ancora un po’ di tempo per pensarci, ma la sostanza rimane. Ed è: quali benefici ha Canelli a rimanere nell’Unione collinare?». E cita la riforma più importante che la nuova legge prevede, ovvero la gestione associata delle sei funzioni fondamentali in carico, oggi, ad ogni singolo Comune. «Noi abbiamo già messo a fattor comune la Polizia municipale. La legge ci impone di mettere a gestione unica le funzioni del bilancio e amministrazione, pubblica istruzione e edilizia scolastica, viabilità, servizi ambientali e la sfera del sociale. Praticamente, l’impianto su cui si regge una comunità. Tutto ciò in un momento in cui i Comuni, soprattutto i più piccoli, cercano di mantenere la propria identità. Così, invece, si rischia di sparire».
Ed aggiunge: «Mio, anzi, nostro dovere di amministratori è di pensare al bene dei propri amministrati e dei servizi che eroga. Non ne facciamo una questione di soldi, come si vuol far credere, ma i conti ci dicono che L’Unione collinare, in virtù del maggior numero di amministrati, costa a Canelli oltre 414 mila euro l’anno, e considerando che la Regione dal 2012 non elargirà fondi a favore delle Comunità Collinare un eventuale uscita di Canelli non comporterebbe costi maggiori se non per qualche migliaio di euro».
Sottolinea Gabusi: «Tutte storie quelle di Fogliati. Piuttosto si chieda ai canellesi se si vuole che scuola e viabilità, solo per fare un esempio, debbano essere gestiti come la Polizia Locale e cioè in forma associata. La risposta mi pare scontata: la gestione diretta da parte del Comune di Canelli, senza maggiori oneri, deve essere la priorità»
Sull’assolutismo decisionale il giovane sindaco sorvola. «Ripeto, parere di Fogliati» commenta.
Non scivola, invece, sulle scelte collegiali e sulla scarsa progettualità. «Il caso-biomasse non esiste: è una montatura della sinistra per fare polveroni inesistenti. In quanto a idee, ne abbiamo tante così come di progetti in cantiere. Forse, è proprio questa nostra progettualità, che nei prossimi mesi assumerà altre forme e sostanza, che preoccupa Fogliati e il suo gruppo. Avendo poco da proporre, si cautelano con la polemica».