Con Valle Belbo Pulita, rifugiati stranieri ripuliscono il Belbo

PULIZIA BELBODopo la raccolta dei rifiuti abbandonati lungo le rive delle nostre strade, promossa  sabato 2 aprile dal Comune di Canelli e concordata con i Vigili del Fuoco volontari, con quelli della Protezione Civile e dell’associazione Valle Belbo Pulita, l’operazione si è replicata sabato 9 aprile lungo le sponde del Belbo, nel tratto che scorre nel centro cittadino.

L’iniziativa questa volta è stata organizzata da Valle Belbo Pulita, previa comunicazione all’assessorato all’ambiente della città di Canelli. Ha visto l’adesione e la partecipazione attiva di un consistente gruppo di rifugiati stranieri richiedenti asilo politico, ragazzi ospiti a Canelli dei progetti gestiti dalla cooperativa “Crescere Insieme”.

Per loro non sono bastati i 15 gilet antinfortunistici preparati. I rifugiati provenienti dall’Africa occidentale, dall’Afghanistan e dall’Ucraina, sono in attesa del riconoscimento. Con il presidente Gian Carlo Scarrone, la segretaria Paola Bottero e di alcuni membri del direttivo di Valle Belbo Pulita il gruppo è partito da viale Italia (distributore Vaccaneo) ripulendo la sponda sinistra fino all’altezza dell’hotel “Grappolo d’ oro”.

Al termine dell’operazione un mezzo dell’ASP ha caricato una ventina di sacchi pieni di immondizia debitamente ed accuratamente differenziata. Sono state separate tutte le bottiglie di vetro, immesse successivamente dai volontari nelle apposite campane. Non è stato possibile differenziare solo una minima quantità poiché sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere, che cittadini non certamente virtuosi hanno gettato nel nostro torrente.

Dal ponte di corso Libertà, la gente stupita ed incuriosita si è affacciata sul torrente per osservare questi ragazzi, che hanno dato una mano all’Associazione Valle Belbo Pulita e in particolare a Canelli per rendere più decorose le sponde del Belbo, ancora troppo spesso invase da rifiuti abbandonati da cittadini poco sensibili all’ambiente e alla custodia della nostra Casa Comune.