La giornata dedicata alla carne dei bovini di razza piemontese organizzata, domenica 29 agosto, all’Isola della Carne di Repergo di Isola d’Asti con la collaborazione del Cipa-At della Cia, ha rinnovato anche per il 2010 il successo che già le era arriso nella prima edizione del 2009.
I valori organolettici e nutritivi della carne dei “piemontesi”, di cui l’Isola della Carne della famiglia Capra alleva circa duecento capi con il sistema del semibrado e con un “soggiorno” estivo nei pascoli della montagna cuneese, sono stati l’argomento principale della giornata che ha visto oltre mille persone visitare le stalle dell’azienda di Repergo.
Folto anche il pubblico alla Tavola rotonda del mattino – aperta dai saluti del vicesindaco di Isola, Carlo Botto – a cui hanno preso parte il vicepresidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, i dirigenti dell’Associazione provinciale Allevatori Rino Cerrato e Marco Salvo, l’esponente della Kiso Tec Eni Power, Gino Giordano ed il gastronomo Giancarlo Sattanino, da qualche mese anche delegato Onav per la provincia di Asti.
E’ stato proprio l’intervento di quest’ultimo (con interessanti riferimento storici alla presenza dei bovini nelle nostre terre) a suscitare particolare interesse tra il pubblico per la chiarezza con cui sono stati chiariti i motivi (sfatando anche alcune “leggende metropolitane” negative) per cui vale la pena di consumare carne bovina, con particolare riferimento a quella di razza piemontese, considerata una delle migliori in assoluto tra le molte proposte oggi dal mercato.
A sostenere la necessità non solo del consumo della carne bovina piemontese, ma anche di sostenere le aziende (come l’Isola della Carne) che ne fanno un fiore all’occhiello e costituiscono un lodevole esempio di impresa giovane del territorio, sono poi venuti gli interventi di Scanavino, Cerrato e Salvo, a cui si sono aggiunti quelli dell’onorevole Sebastiano Fogliato e del presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori, Roberto Ercole, che hanno posto l’accento sulla necessità di impegnare tutti i livelli amministrativi e politici della regione e della nazione per far sì che a queste coraggiose produzioni di qualità sia dato il giusto sostegno economico ma anche adeguata risorsa di comunicazione ai consumatori.
La giornata si è conclusa, dopo i saluti conclusivi di Marco Capra, con un affollatissimo Pranzo in cascina (550 i commensali) che ha avuto i suoi punti di massimo interesse nei piatti della carne cruda alla monferrina ed in un eccellente bollito misto.