La Vignaioli Piemontesi invita tutti i viticoltori e tutti i rappresentanti istituzionali del territorio a prendere parte alla manifestazione che si svolgerà giovedì 2 settembre, alle ore 10.00, in piazza Alfieri, ad Asti (fronte Palazzo della Provincia), dove si renderanno pubbliche richieste e proposte, in merito alla crisi del settore.
“Alle porte di una vendemmia che si preannuncia abbondante e di ottima qualità, – si legge nel comunicato – una crisi profonda rischia di compromettere per sempre l’economia dei nostri territori e la sopravvivenza di 12.000 famiglie di agricoltori.
La crisi economica, che negli ultimi anni ha investito numerosi settori del nostro paese, sta avendo nell’ultimo periodo ripercussioni particolarmente gravi sul mercato del vino piemontese ed in modo particolare proprio sui vini largamente diffusi come la Barbera, il Dolcetto ed il Brachetto. Negli ultimi anni i prezzi di questi vini sfusi, nelle diverse tipologie a denominazione di origine, hanno subito notevoli variazioni, generalmente al ribasso, soltanto in base ai quantitativi ottenuti e a prescindere dalla qualità del prodotto.
Il mercato è stato guidato esclusivamente dal rapporto tra domanda e offerta ed i prezzi realizzati nella commercializzazione all’ingrosso hanno penalizzato fortemente il settore produttivo agricolo: la produzione è rimasta pressoché costante, ma sono diminuiti i volumi commercializzati, le giacenze di vino così, ripetute negli anni, hanno prodotto una distorsione del mercato ed una concorrenza indiretta sui prezzi, che impedisce oggi un maggior potere contrattuale al settore produttivo agricolo. Gli interventi realizzati negli ultimi cinque anni: la DOCG sul Barbera d’Asti e sul Barbera del Monferrato Superiore, la fascettatura obbligatoria su tutti i vini a denominazione, gli interventi di decongestionamento e controllo del mercato, hanno impedito peggioramenti ulteriori della situazione, ma non sono riusciti ad invertire le tendenze di mercato in modo incisivo e significativo. L’unica soluzione è reperire le risorse necessarie per distillare tutte le eccedenze, risorse quantificabili in circa 18 milioni di euro, per salvare il nostro patrimonio vitivinicolo.”
Ai cittadini che interverranno saranno regalati 5 lt di buon vino ciascuno (portare i contenitori da casa).