>> Il Tar del Lazio dà ragione alla Produttori Moscato

Lunedì 18 febbraio, il Tar Lazio, accogliendo i ricorsi delle Associazioni Produttori Moscato D’Asti Associati, della Federazione Regionale Coldiretti, dei Comuni del Moscato e Muscatellum, ha annullato il decreto ministeriale del maggio scorso che aveva incluso nell’area docg Asti parte del territorio del Comune di Asti, tra cui i terreni  (una ventina di ettari di vigneto) appartenenti alla Azienda Agricola Castello del Poggio di Portacomaro Stazione, di proprietà delle cantine Zonin.

I comuni del disciplinare dell’Asti e Moscato d’Asti tornano dunque ad essere 52. Questo fatto rappresenta la vera tutela dei diritti dei viticoltori di Moscato d’Asti per i quali si è battuta fortemente la Produttori Moscato d’Asti Associati nel difendere gli interessi di tutti i vignaioli associati e non.

Il Tar ha ‘bocciato’ il ricorso dell’Azienda Castello del Poggio contro il decreto ministeriale del novembre 2011 che non includeva nella docg il territorio del Comune di Asti e i terreni di Castello del Poggio. Per effetto di tali decisioni, il Disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita dei vini “Asti” torna in vigore e, di conseguenza, il territorio del Comune di Asti e i terreni di Castello del Poggio non sono inclusi nella docg “Asti”.

L’Amministrazione pubblica è tenuta ad adeguarsi, revocando l’iscrizione dei terreni di Castello del Poggio sullo schedario vitivinicolo regionale.

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