La cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra, una delle più note del sud Piemonte per le sue produzioni di qualità, Barbera soprattutto, è stata scelta nei giorni scorsi come esempio di efficiente organizzazione dei sistemi di Sicurezza e di tutela della Salute sui luoghi di lavoro, dal Centro Internazionale di Formazione di Torino (strumento di eccellenza mondiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – OIL – e agenzia delle Nazioni Unite per la promozione della giustizia sociale e le norme internazionali del lavoro).
Il Centro, con il supporto tecnico dello Studio 2G, ha guidato, al termine di uno stage di due settimane realizzato nella sua sede torinese, la visita di una ventina di dirigenti di strutture sanitarie e di esponenti dei ministeri competenti di numerosi paesi extra europei (tra cui Kenya, Timor Leste, Barbados, Brasile, Dubai, Filippine, Oman, e Trinidad&Tobago) alle strutture produttive della Cantina di Vinchio e Vaglio Serra. Accompagnati dall’Assistente del Centro, Irene Panizzolo e dall’Ing. Alessio Toneguzzo dello Studio 2 G, gli esperti stranieri hanno effettuato un attento sopralluogo a linee di imbottigliamento, strutture per la raccolta e la pigiatura delle uve, invecchiamento e conservazione dei vini e magazzini di stoccaggio.
I vari sistemi di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori della Cantina (una quindicina annuali più altrettanti stagionali) sono stati illustrati ai dirigenti stranieri dai vertici della Cantina, il presidente Lorenzo Giordano, il suo vice, Giuseppe Balbo, il direttore Ernestino Laiolo e l’export manager Emiliano Morando. La visita, e non poteva essere diversamente, si è conclusa con una apprezzata degustazione di alcuni dei prodotti di maggior notorietà della Cantina, dalla Barbera d’Asti superiore “Tre Vescovi” al “Vigne Vecchie 50 anni”, al Brut Castel del Mago.