“Canelli, Città del Vino” nel nome dello Spumante Metodo Classico Italiano

canelli-vino-2«Spumeggiante» così il sindaco Marco Gabusi definisce l’edizione 2016 di “Canelli, Città del Vino”, l’appuntamento che la Capitale del Moscato e dello Spumante Patrimonio dell’Umanità propone il 23, 24 e 25 settembre prossimi nel pieno della vendemmia.

Tre giorni nelle “Cattedrali Sotterranee” Patrimonio dell’Unesco tra degustazioni e piatti tipici nel nome dello Spumante Metodo Classico Italiano.
Che Canelli sia la capitale incontrastata delle “bollicine” è un fatto assodato. In una delle cantine storiche, nel 1865, Carlo Gancia diede i natali al primo spumante Italiano.

Parte proprio dalle “Cattedrali sotterranee”, i templi del vino canellesi Patrimonio dell’Unesco, il tema che farà da filo conduttore all’intenso weekend: lo Spumante Metodo Classico Italiano.

“Incontro con il Metodo Classico” è il sottotitolo della kermesse che si pone come polo di attrazione e punto di riferimento per lo spumante di qualità.

La manifestazione si apre, sabato 24 settembre, con il primo forum “Questione di Metodo”, un confronto-dibattito sulle opportunità, ma anche problemi, del Metodo Classico Italiano. Presenti i rappresentanti delle più prestigiose produzioni nazionali, dall’Alta Langa al Trento doc sino al Franciacorta e, ovviamente, delle maison canellesi.

Qualità anche nell’etichetta, il “vestito” della bottiglia, che verrà trattata nel convegno “Questione di etichetta” sabato pomeriggio a Casa Gancia. Incontro curato da Oicce e Club Unesco Canelli.

Lo spumante sarà declinato a 360 gradi, a partire da “Unesco Day in Cattedrale” con la festa Unesco delle cantine storiche che ospitano i grandi nomi dello spumante made in Italy: Casa Bosca con F.lli Berlucchi, Casa Contratto va a braccetto con Ca’ del Bosco, Casa Coppo accoglierà Ferrari e Casa Gancia darà ospitalità a Bellavista. Previste degustazioni singole e abbinate.

“Stelle Michelin in cattedrale” è il risvolto gastronomico di classe con quattro grandi chef stellati (San Marco di Canelli, Antica Corona Reale di Cervere, I Caffi di Acqui Terme e Ca’ Vittoria di Tigliole) che proporranno i menù della tradizione all’interno delle “cattedrali sotterranee” (su prenotazione).

Le bollicine sono anche cultura, con la mostra dei “Manifesti del Vino” nelle quattro cantine storiche, diventano musica, la sera del sabato, con “Bollicine in musica” nel centro cittadino con degustazioni.
“Canelli, Città del Vino” è, da sempre, vetrina delle produzioni enogastronomiche nazionali. Ospitati sotto la tensostruttura, in piazza Cavour, i produttori in arrivo da Puglia, Valle d’Aosta, Abruzzo, Liguria, Toscana e, ovviamente, il meglio del Piemonte. A Trento sarà riservata piazza Aosta per un happening tra cultura, gastronomia e enologia proposti dalla regione ospite. L’Enoteca Regionale di Canelli condurrà in un percorso di “Duemila anni di storia in un bicchiere” con Moscato, Barbera, Alta Langa e le migliori produzioni del territorio.

Esperienza sensoriale con i “Narratori del Vino” da non perdere.
Vino che va a braccetto con lo sport. Claudio Sala e Beppe Pallavicini, campioni del Torino oggi convertiti a produttori di vino, saranno raccontati dal giornalista Beppe Gandolfo (sabato pomeriggio) mentre le caricature di Carlo Sterpone racconteranno l’epopea del Torino della stagione ’76-’76.
Il “Caffè 1856” del Gruppo Asinari e la grappa a cura dell’Anag, il vermouth della Liquoreria Mainardi, mostre e musica con il ritorno dello storico “ballo a palchetto” saranno punti di attenzione da visitare e vivere nella due giorni, così come lo spettacolo pirotecnico del sabato sera.

Grande spazio al local food d’autore. “Chef on the road” proporrà quindici postazioni in una sorta di giro d’Italia gastronomico con i piatti tipici delle Regioni Italiane mentre le Pro loco del territorio offriranno le ricette piemontesi.

Prologo, venerdì 23 settembre, con la consegna del premio Oicce “Vino e territorio” e il concerto della banda musicale “Città di Canelli”.

«Una manifestazione che si caratterizza sempre di più come luogo di incontro non solo di gourmet ma, soprattutto, del mondo enologico italiano di qualità – dice il sindaco Marco Gabusi -. Il tema di quest’anno, il Metodo Classico, pone Canelli come polo d’attrazione di questo grande vino, nato nella nostra città oltre 150 anni fa, e che vogliamo diventi ambasciatore di un modo di fare sinergia tra i grandi produttori italiani».