Dopo l’inserimento nel disciplinare della tipologia Asti nelle tre denominazioni (secco, demisec, extrasec) del 5 settembre, i soci del Consorzio per la Tutela dell’Asti si sono incontrati lunedì 7 novembre ad Isola d’Asti e all’unanimità (un solo voto astenuto) hanno deciso che la scritta ‘secco’ sarà posta al disotto della denominazione Asti.
Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio ha detto che, per evitare equivoci, in un punto ben visibile dell’etichetta sarà presente anche il marchio del Consorzio per la Tutela dell’Asti.
Sul perché fra le qualità dell’AstiMoscato non sia stata scelta anche la parola dry, ha spiegato: «Abbiamo ritenuto fondamentale avere un termine solo per avere un unico logo che permetta di fare una chiara comunicazione istituzionale e che non crei confusione di termini».