>> Sulla segnaletica stradale mancante o sbagliata interviene Cavallero

Enrico Cavallero, consigliere comunale di Costigliole e vigile urbano della Comunità tra Langhe e Monferrato, tocca il problema della segnaletica stradale sbagliata o mancante proponendosi di portarlo in discussione nella prossima seduta consiliare: “Nello scorso Consiglio comunale si è affrontato il problema della segnaletica stradale insufficiente all’uscita dell’autostrada Asti-Cuneo e in particolare sulla sempre più infelice e incompleta  rotonda di accesso alla s.s. del Turchino a Motta di Costigliole. Ma il problema della segnaletica mancante o deviante sulla rotonda non  è un caso isolato nel territorio di Costigliole.

In corrispondenza delle varie intersezioni poste sulle S. P.  che circondano il paese, non mancano indicazioni contraddittorie e devianti, da anni oggetto di continue segnalazioni dei cittadini residenti e non. Sulle segnaletiche verticali, infatti, le distanze tra i vari Comuni confinanti sono calcolate in modo errato come dimostra la foto allegata non risultano da Costigliole 25 km per andare a Nizza e sono parecchi gli stessi 25 km per il confinante Comune di  Castagnole Lanze su altri cartelli appare la scritta 90 km per Torino via Villanova quando sono molti di meno.

La situazione non è migliore quando si utilizzano i navigatori satellitari, dove sono segnalate alcune strade che non  esistono o sono impraticabili, alcune sono addirittura  da asfaltare. Creano parecchia confusione anche le omonimie di alcune strade alcune delle quali risultano penalizzanti per  la loro importanza commerciale “via stazione” è una strada segnalata due volte, la prima è alla Motta la seconda è al Boglietto, quest’ultima conduce agli stabilimenti di una nota casa vinicola, molti camionisti le scambiano con inevitabili disagi.

Sicuramente non mancheremo di portare in discussione queste e altre problematiche viarie nelle  prossime sedute del Consiglio comunale al fine di sollecitare chi di competenza a porre rimedio  con soluzioni adeguate e tempestive, in  quanto risultano penalizzanti per le attività artigianali e industriali della zona e per legittime ambizioni turistiche di un territorio candidato al riconoscimento UNESCO.”