L’attore canellese, Andrea Bosca, con il suo geniale pezzo teatrale ‘Le colline come vivo acciaio’ (titolo in prestito da Fenoglio), presentato lunedì 21 novembre, in Provincia ad Asti, è di fatto, diventato il cantore – testimonial delle colline di Monferrato – Langa e Roero, l’ampio territorio candidato all’Unesco.
Con lui a testimoniare che “l’amore per il territorio è forte come quello che abbiamo per il teatro”, c’era la ben nota attrice torinese, Elisa Galvagno.
“E’ importante che venga riconosciuta la bellezza della nostra terra – ha aperto – ma è altrettanto importante siamo pronti ad accogliere la risonanza e l’attenzione che questo può portare in tutti i campi da quello turistico a quello artistico. Nostro obiettivo è quello di realizzare uno spettacolo che possa circuitare e contribuire a raccontare questi luoghi”.
Andrea Bosca, noto al grande pubblico per la partecipazione a importanti fiction televisive e film come ‘Noi credevamo’ di Mario Martone, ‘Febbre da fieno’ di Laura Luchetti e il recentissimo ‘Gli sfiorati’ di Matteo Rovere, ha confessato più volte, di essere “tornato a casa”, come a dire, della sua nativa vocazione al teatro.
In Provincia, presenti gli assessori Annalisa Conti (delegata al progetto Unesco) e Luigi Marinetto (Turismo), il carismatico Andrea Bosca, ha presentato non solo “Le colline come vivo acciaio”, ma un progetto culturale articolato in tre fasi.
La prima fase, ‘Mezzapagina’, prevede un ciclo di quattro laboratori teatrali gratuiti. Quattro fine settimana rispettivamente a Canelli (3 – 4 dicembre), Castelnuo don Bosco (14 – 15 gennaio 2012), Costigliole (21 – 22 gennaio) e San Damiano (28 – 29 gennaio). Ai laboratori potranno partecipare tutti coloro che vogliono provare il mestiere dell’attore, dalla scelta di un testo (una ‘Mezzapagina’ appunto, tratta da un autore del territorio candidato all’Unesco) alla sua rappresentazione (sulla scia dell’esperimento ‘Tutti sul palco’ tenuto, nella primavera scorsa, al Balbo di Canelli).
Sabato 3 e domenica 4 dicembre, al teatro Balbo di Canelli, Andrea Bosca ed Elisa Galvagno saranno in scena con una sorta di “Tutti sul palco” che, nel febbraio scorso, riscosse tanto entusiasmo. Questa volta il lavoro sarà incentrato sugli autori classici e contemporanei di Langhe e Monferrato (da Pavese a Fenoglio, Monti, Drago, Faletti, Asaro, Aliberti…). S’intitola “Mezzapagina” il laboratorio teatrale, inserito nel calendario delle manifestazioni a sostegno della candidatura Unesco voluto dalla Provincia di Asti, Protagonisti, ancora una volta, gli attori Andrea Bosca e Elisa Galvagno che, sul palco del cinema-teatro Balbo, porteranno gli aspiranti attori a misurarsi con i brani da loro scelti. «Sarà, appunto, una “Mezzapagina” che io e Elisa aiuteremo non solo a interpretare, ma a vivere e fare propria», spiega il canellese Andrea Bosca, appena sbarcato da Varsavia (Polonia) dove in quaranta giorni ha girato un altro film.
Sabato, dalle 14 alle 20, l’accoglienza e l’avvio dello stage con i partecipanti. In serata, proiezione di una pellicola e cineforum. Più corposo il programma della domenica, con laboratori di recitazione dalle 10 alle 13 e prove generali nel pomeriggio. La sera, spettacolo “Mezzapagina” con l’esibizione dei partecipati che leggeranno i pezzi da loro scelti. Clou dell’appuntamento quello che Bosca chiama «incontro che racconta il Patrimonio Materiale ed Immateriale di Langhe, Roero e Monferrato».
La tappa canellese, la prima delle quattro che porteranno il laboratorio teatrale in giro per la Provincia, proporrà l’epopea del campione del balon Massimo Berruti. «Massimo, come i fratelli Conte, Faletti, e Farinetti sono i nostri testimoni nel mondo: una forza da valorizzare e da fare nostra».
L’ingresso agli spettacoli e la partecipazione a “Mezzapagina” è gratuita.
La seconda fase prevede la messa in scena dello spettacolo-concerto ‘Una questione privata’, basato sull’opera di Beppe Fenoglio, in programma il 10 dicembre a Moncalvo.
La terza fase prevede la realizzazione dello spettacolo ‘Come vivo acciaio’, con protagonisti Andrea Bosca ed Elisa Galvagno, che, affiancati dagli allievi più meritevoli, debutteranno, in prima nazionale, all’Alfieri di Asti, in febbraio.
“Il nostro percorso – ha precisato – permette un nuovo rapporto con la gente. Pensiamo ad un pubblico che non stia soltanto seduto in poltrona, ma che partecipi attivamente. Chiunque può prendere parte ai nostri laboratori. Ma non si pensi ad una nuova scuola di teatro. Di attori ce ne sono già troppi”.