Nei giorni della grande calura estiva, il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Pellati di Nizza Monferrato, prof. Pierluigi Pertusati, ha ufficialmente comunicato che, nella sezione canellese dell’Istituto, in via Asti, si svolgerà regolarmente la prima classe ad indirizzo turistico.
La notizia viene ad assicurare, in particolare, i 19 alunni che a giugno si erano iscritti alla sezione, dopo aver ritirato il nulla osta in altri Istituti.
Grande la soddisfazione del sindaco di Canelli Marco Gabusi e dell’assessore all’Istruzione Nino Perna: «Le difficoltà che sembravano essere insormontabili, sono state superate grazie al buon senso di coloro che sono stati chiamati a riflettere ulteriormente sul problema.
Ciò è stato possibile grazie alla tenacia dei genitori, alla perseveranza dell’amministrazione comunale, ma soprattutto all’interessamento dei rappresentanti del nostro territorio in Regione, in primis l’assessore all’Istruzione Alberto Cirio che si è prodigato tramite il suo assessorato. Dobbiamo inoltre ringraziare l’assessore Giovanna Quaglia e il consigliere regionale Rosanna Valle.
Del resto, come già affermato nelle scorse settimane, i genitori, prima ancora che la comunità canellese, hanno il diritto di scegliere dove mandare a scuola i propri figli e tenendo conto che i numeri minimi per la costituzione della classe erano raggiunti».
Con il nuovo indirizzo turistico il perito riceverà competenze specifiche di economia nazionale e internazionale, di normative civili e fiscali, delle aziende del settore turistico e produttivo e della fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale ed enogastronomico.
Gli studenti avranno la possibilità di integrare le esperienze e le nozioni con la conoscenza di tre lingue straniere e delle principali cognizioni informatiche.
Rassicuranti le informazioni del preside Pertusati: «La nostra scuola è moderna e ben attrezzata. Prima della pausa estiva era stato inaugurato un laboratorio linguistico all’avanguardia. Un indirizzo di studi di tipo turistico, per una zona destinata ad entrare nelle aree tutelate dall’Unesco, ha una sua precisa motivazione e la prospettiva di poter fornire buone occasioni occupazionali ai frequentatori».