
da sempre si occupa di migliorare le competenze degli adulti in ottica di istruzione permanente (Lifelong Learning), si pensi ai numerosi corsi di lingue straniere e di informatica da sempre attivi al CPIA di Asti.
La comunicazione oggi più che in passato non è più solo verbale e quindi le immagini e la fotografia rivestono un ruolo essenziale nelle competenze comunicative di un adulto.
A occuparsi del corso è Giorgio Gertosio, da alcuni anni docente del CPIA di Asti e fotografo naturalista.
Perché’ la fotografia nell’offerta formativa degli adulti?
Perché la fotografia è comunicazione, cultura e arte in modo trasversale, quindi il CPIA è il luogo di Asti più adatto per un progetto come questo. Si occupa
proprio di sviluppare le competenze degli adulti, sia quelle comunicative, culturali e di “alfabetizzare”, insegnare linguaggi (dalle lingue, alle scienze, alla matematica).
In questo caso è dare le prime basi a chi vuole avvicinarsi alla fotografia, una specie di “alfabetizzazione” a una lingua: quella delle immagini.
Che tipo di corso sarà? A chi è rivolto?
È un corso base, rivolto a chi non ha esperienza o comunque vuole avvicinarsi alla fotografia, conoscere i meccanismi per fare uno scatto, affinare le proprie capacità, cercando di arrivare a saper giudicare le proprie immagini.
Si svolge in 10 lezioni, il primo incontro avrà come tema la ”fotografia nella storia”, a seguire ci saranno lezioni teoriche (la fotocamera e i suoi componenti, la composizione fotografica…) per finire con le uscite pratiche.
Perché l’istruzione è anche riconoscere i linguaggi del territorio in cui viviamo e la scuola è anche fuori dalla scuola. Il CPIA è un esempio di scuola collegata a un territorio, che proprio del suo essere errante le ha permesso di essere presente in vari luoghi. E poi per un corso di fotografia l’attività sul campo è fondamentale.
E’ rivolto a tutti gli adulti che abbiano compiuto sedici anni, come per tutti i corsi del CPIA e partirà il 18 di maggio, c’è ancora qualche giorno per iscriversi, telefonando al CPIA 1 ASTI.
Lei è un docente del CPIA, come ha coltivato la passione per la fotografia?
Sono dottore in Scienze Naturali e ho pubblicato su riviste come Oasi, per Piemonte Parchi. Ho viaggiato parecchio in Sud America in particolare, in spedizioni dove facevo fotografia naturalistica, è stata anche un lavoro per me.
Di fatto sono fotografo per passione, da 40 anni, da due anni sono giunto al CPIA e anche la mia didattica, insegno matematica e scienze è improntata sull’uso di diversi stili comunicativi, utilizzo molto la fotografia per esempio quando insegno scienze.
Il mio avere viaggiato per il mondo, poi al CPIA mi fa sentire a casa: un ambiente culturale con molti modi di comunicare diversi a cominciare dalle lingue. La fotografia è un ponte interculturale tra differenze.
Ci saranno altri fotografi coinvolti nel corso?
Terrò il corso insieme a Stefano Pegoraro fotografo naturalista.
Interverranno anche Max Tomasinelli, artista e fotografo, con lui parleremo di still life, fotografia artistica, arte e comunicazione; Stanislao Basileo, appassionato fotografo vincitore di numerosi premi fotografici, con lui cercheremo di capire come giudicare le immagini, prima e dopo lo scatto.
E’ la prima volta che il CPIA mette in campo un corso di fotografia?
E’ una novità. Il CPIA, è una scuola statale innovativa, ha fatto anni fa una bellissima esperienza sul Cinema e da parecchio utilizza metodi innovativi. Non sto a elencare i percorsi, iniziative culturali, attività innovative che l’Istituto mette in campo. Di fatto è proprio nel DNA dei CPIA aprire strade nuove nel mondo dell’istruzione e credo che questa sfida nell’educare alla bellezza del corso di fotografia, lo sia.

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