Alta partecipazione, mercoledì 12 settembre, nella sede Asl, all’incontro con le associazioni di volontariato voluto da Assessorato alla Sanità della Regione e Aress. La Sala Congressi ha ospitato i rappresentanti di decine di sodalizi attivi sul territorio astigiano, a partire da quelli che giornalmente prestano servizio al Cardinal Massaia. Assente l’assessore Monferino, trattenuto da impegni al ministero della Salute.
Punto da cui partire, il rapporto tra il nuovo piano socio-sanitario e il volontariato. Realtà, quest’ultima, come ha ricordato il direttore generale dell’Asl AT, Valter Galante, che nel contesto sanitario cittadino si fa notare da 23 anni: “La prima a entrare nei reparti del vecchio ospedale è stata l’Avo, nel 1989, e l’ultimo a nascere è stato, quest’anno, il Gruppo volontari del Pronto Soccorso. Parliamo di sedici associazioni che garantiscono una presenza complessiva di oltre mille persone, a turno e per più giorni alla settimana, nell’arco dell’anno”. Raffaella Vitale, direttore dell’Ufficio Politiche sociali e politiche per la famiglia della Regione, ha definito “un pilastro fondamentale” il volontariato e ha auspicato una presenza ancora maggiore accanto a chi vive situazioni di cronicità e disabilità, indicando tra le future linee di sviluppo “il sostegno ai casi gravi di non autosufficienza attraverso l’assistenza domiciliare”.
Molte le osservazioni venute dal pubblico, in un confronto vivace e diretto. C’è chi ha sollecitato la Regione a coinvolgere il volontariato ai tavoli decisionali (S.O.S. Diabete, Anpass, Unione Ciechi, Servizio Emergenza Anziani Val Rilate) e chi ha posto l’attenzione su una maggiore collaborazione tra volontari e personale sanitario (Apri, Cappellania Ospedaliera); chi ha insistito sulla necessità di avviare un dialogo con l’Azienda sanitaria (Associazione Missione Autismo) e chi si è interrogato sul futuro degli enti socio-assistenziali (L’Arcobaleno, disabili motori); chi ha raccontato la difficoltà di operare in un contesto di risorse limitate (Croce Verde) e chi, facendo riferimento ai malati oncologici, ha ribadito l’utilità di potenziare le cure palliative sul territorio (Con Te) o di aprire un hospice (Astro, Lilt).
Quest’ultimo punto, ha chiarito Galante, al momento non è affrontabile per la mancanza di risorse: “Ma, anche se non c’è una struttura dedicata – ha sottolineato – l’assistenza sanitaria è comunque assicurata costantemente anche a questi pazienti”. Riconoscendo la vitalità delle associazioni, Annalia Giliberti, presidente del Forum del volontariato piemontese, ha ricevuto la disponibilità dell’Asl a ospitare, nei prossimi mesi, l’assemblea dei vari sodalizi, interessati a scambiare esperienze e costruire momenti di lavoro comune. Il nuovo appuntamento è previsto entro la fine dell’anno.