Sono 66 i progetti delle Case della Salute che la Giunta regionale piemontese avvierà e finanzierà nel corso del 2017. Il provvedimento che stanzia la prima tranche di 4 milioni di euro da destinare alla partenza delle attività sarà approvato nei prossimi giorni, ma questa mattina l’assessore regionale alla Sanità ha illustrato l’intero piano nel corso della riunione di Giunta.
Le Case della Salute sono veri e propri centri attrezzati aperti 12 o 24 ore al giorno, in cui vengono ospitati ambulatori, medici di famiglia, specialisti e infermieri, punti prelievi e servizi assistenziali. L’istituzione di questa nuova rete sul territorio ha come obiettivo il miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni fornite, in particolare alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’aumento delle malattie croniche, e di conseguenza la riduzione degli accessi ospedalieri impropri, che contribuiscono a generare il sovraffollamento dei pronto soccorso.
L’investimento complessivo per quanto riguarda il 2017 è di 13,3 milioni di euro, 8 milioni messi a disposizione dalla Regione, il resto a carico delle Asl. Lo stanziamento sarà utilizzato principalmente per nuove assunzioni di infermieri e altro personale sanitario, per gli incentivi a medici di famiglia e pediatri, per l’informatizzazione di tutti i servizi offerti e per l’acquisto delle attrezzature.
Le Asl hanno 45 giorni di tempo dall’approvazione del documento per presentare un crono-programma operativo per il funzionamento delle strutture nel triennio 2017-2019.
Il piano, elaborato al termine di una approfondita consultazione con organizzazioni sindacali, operatori e rappresentanti delle categorie, prevede anche un costante monitoraggio dei risultati ottenuti, con una particolare attenzione alla riduzione del tasso di ospedalizzazione per complicanze delle patologie croniche, alla diminuzione dell’accesso in pronto soccorso di codici bianchi e verdi, al miglioramento dell’appropriatezza clinica e organizzativa dei ricoveri, alla riduzione delle prestazioni ambulatoriali ripetute e al contenimento del consumo di farmaci per i malati cronici.
I 66 progetti finanziati includono 32 nuove realizzazioni e 34 potenziamenti di realtà esistenti. Tre le tipologie previste per le Case della Salute: strutturali, in cui tutti i servizi sono concentrati in un’unica sede, funzionali, in cui è previsto il coordinamento fra più medicine di gruppo e poliambulatori, oppure strutturali funzionali, in cui prevale un modello misto.
Ecco come saranno dislocate le Case della Salute nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo:
Asl At – Sono in totale 6: Nizza Monferrato, Villafranca, Canelli, San Damiano d’Asti (tutte da potenziare), Montiglio e Villanova d’Asti (da attivare).
Asl Al – Sei strutture anche qui: da potenziare il progetto Picasso a Ovada, poi Valenza e Castellazzo Bormida, da attivare Arquata Scrivia, Castelnuovo Scrivia e Moncalvo.
Asl Cn1 – Sono 4 fra cui una nuova (Boves/Busca) e tre da potenziare a Demonte, Saluzzo e Fossano.
Asl Cn2 – Due strutture, entrambe già esistenti e da potenziare, a Bra e Montà d’Alba.