Romano Terzano, socio fondatore e responsabile dell’Unitré di Canelli, interviene ancora una volta sul tema della questione rifiuti, con una presa di posizione personale: “La proposta di attivazione della tariffa puntuale – chi inquina paga – è stata discussa coi cittadini canellesi, sugli organi di stampa locali ed in Consiglio Comunale nell’ultima riunione. É stata presentata durante l’incontro con la Giunta, lunedì 11 aprile, nella sala San Paolo e recapitata ai consiglieri comunali. In quella sede dalla Giunta è stata giudicata condivisibile, salvo la difficoltà di passare all’attivazione pratica. In Consiglio comunale però non è stata condivisa con la minoranza di Canelli Viva che la sosteneva. Al fine di fugare dubbi circa la possibilità di applicazione, corre l’obbligo di fare alcuni chiarimenti.
L’applicazione è facile, visto che a Treviso, ad esempio, l’hanno applicata. Coi moderni mezzi informatici, largamente utilizzati nel commercio, tutto è semplice. Con un lettore e dei codici a barre applicati sui contenitori, in tempo reale si controlla la quantità e la qualità dei rifiuti che un utente consegna. Su questa base si calcola equamente l‘importo della tassa. Esistono poi sistemi ancora più semplici: distribuire agli utenti dei sacchetti contati per la raccolta dell’indifferenziato. L’utente sarà incentivato a consegnarne meno per pagare il giusto.
Un sistema meccanico può essere applicato ai cassonetti del verde. Il meccanismo segna il numero degli svuotamenti che verranno caricati al proprietario che produce verde e ramaglie e non alla collettività. Ci rendiamo conto che tale sistema non può essere applicato immediatamente e che non basta che lo adotti un singolo Comune perché la materia è gestita dal Consorzio Bacino Rifiuti Astigiani (CBRA). La nuova linea politica invece si può tracciare senza indugio. Alcuni interventi però, come quello indicato per il verde, può essere adottato subito dai nostri amministratori, e compirebbero un atto che solleverebbe chi non ha verde dal pagamento per un “rifiuto” che non produce. Presso gli uffici comunali esiste l’albo dei cittadini che hanno in comodato d’uso gratuito (gratuito!) l’apposito bidone, esistono i dati catastali delle aree verdi urbane… Altrettanto importante poi sarebbe portare la proposta in seno al CBRA, visto che il nostro Comune, cioè i cittadini canellesi, pagano al Consorzio ben 22.000 € all’anno ed il nostro sindaco è membro di quell’Assemblea. In sostanza è solo questione di cambiare politica da parte dell’assessore all’ambiente Angelica Corino e della Giunta.
Essenzialmente diventa una questione educativa: il cittadino non riceve nulla di gratuito, l’amministratore non concede nulla gratis, ognuno fa la sua parte.
A questo punto rimane la speranza che in Comune si faccia una discussione pacata, dove maggioranza e minoranza trovino concordia e volontà di risolvere un problema, con l’adozione di un provvedimento che non potrà che essere di vantaggio per l’ambiente, per le tasche dei cittadini, per la tutela del decoro della città, ma principalmente per creare una comunità di persone responsabili, solidali e partecipi dove ognuno “paga in base alla quantità ed alla qualità dei rifiuti prodotti”.
Una comunità di cittadini che custodiscono e amano la loro “Casa Comune”, che sta tanto a cuore a Papa Francesco.”