“Ripartire la tassa sui rifiuti tra i cittadini in base alla quantità ed alla qualità della produzione – interviene il canellese Romano Terzano, convinto ambientalista e sostenitore di una raccolta differenziata ‘intelligente’ – torna vantaggioso ai cittadini che si responsabilizzano verso la comunità e vedono la tassa ridursi, va a tutela dell’ambiente inteso come bene comune, dà consenso agli amministratori comunali che la adottano.
È un sistema ormai diffuso in molte regioni italiane. Il consorzio Priula, con 500.000 cittadini, l’ha adottato da diversi anni.
Treviso ha raggiunto l’85% e ogni cittadino produce solo 50 Kg/anno di rifiuto secco indifferenziato.
Questo modello è l’eccellenza italiana che, in attesa della regolamentazione nazionale, sta diffondendosi volontariamente dappertutto. La palma d’oro spetta a Parma che l’ha adottato dal 1° gennaio 2014 e l’assessore Gabriele Folli in merito ha dichiarato:
“I cittadini pagano in modo commisurato alla produzione dei rifiuti, meno ne producono, meno pagano. Nel giro di due anni la raccolta differenziata è passata dal 47,8 al 72,75 % nel 2015”. In Italia ci sono 525 Comuni Rifiuti free e di questi 255 hanno adottato volontariamente la tariffa puntuale.
Nel Rapporto Rifiuti Urbani del 2015, redatto dall’ ISPRA (Istituto superiore protezione ambientale), si legge:” L’aumento della raccolta differenziata nei Comuni che hanno introdotto la tariffa puntuale si traduce in una diminuzione del costo per i cittadini”. Dove c’è tracciabilità e trasparenza si risparmia. Intanto qualcosa si muove a livello nazionale.
Dal Ministero dell’Ambiente giungono buone notizie: “Il Ministero ha redatto lo schema di regolamento, (tariffa puntuale) ed ha avviato l’istruttoria, nell’ambito della quale sono stati ascoltati gli operatori pubblici e privati. Sullo schema è stato richiesto il parere dell’ Ispra, in seguito il testo passerà al Ministero dell’economia e quindi alla Conferenza Stato-città”. La strada è ormai tracciata e là dove tale sistema viene applicato ci guadagna l’ambiente, ci guadagnano i cittadini e gli amministratori che ricevono consenso dagli elettori. C’è ancora chi frena adducendo la scusa che i mezzi di sistemi di contabilizzazione costano.
La risposta viene dalla Regione Campania dove, con poche centinaia di migliaia di euro, hanno informatizzato l’intero processo riuscendo a dare tracciabilità in tempo reale dei movimenti dei mezzi che trasportano i rifiuti. Una mazzata anche alle ecomafie. Un sistema che, se diffuso in ogni regione d’Italia, permetterebbe trasparenza e risparmio per tutti.
A questo punto il potere decisionale passa ai cittadini. Il Decreto 33/2013 e la legge 97/2016, in vigore dal 31 dicembre 2016, danno al cittadino il potere di accesso civico agli atti che disciplinano la materia, che le pubbliche amministrazioni, per ragioni di trasparenza, devono rendere accessibili a tutti.
A Capannnori già il 21 gennaio 2015, in accordo con tutti i gruppi politici, della città, si è svolto un Consiglio Comunale straordinario sui rifiuti con all’o.d.g. la Tariffa puntuale. Con la tariffa normalizzata – pagamento in solido – il galleggiamento invece è assicurato. Canelli è un caso paradigmatico.
La raccolta differenziata, lanciata da quasi 15 anni, ha dato risultati inadeguati, nonostante la cresciuta sensibilità dei cittadini. Il 65 %, richiesto per il 31/12/2012, è stato raggiunto con 3 anni di ritardo; lo scorso anno la produzione di rifiuti è aumentata e la tassa è salita, + 1,70%, il decoro della città non è esemplare, la tracciabilità e la trasparenza mancano. Si può concludere che più si ritarda ad applicare la tariffa puntuale, più ci sarà danno ambientale, economico, sociale.