Sabato 7 e domenica 8 giugno tornano, a Nizza Monferrato, la Corsa delle botti e il Monferrato in Tavola, una due giorni enogastronomica in cui è anche possibile gustare i piatti tipici della cucina locale preparati da circa una quindicina di Pro Loco, accompagnati dai famosi vini locali.
Sempre in piazza Garibaldi si svolge un mercatino dell’artigianato. Per le vie e le piazze della città si esibiscono gli sbandieratori e la banda Musicale cittadina. Una vera festa dell’Alto Monferrato Astigiano.
Nizza Monferrato è un paese del Sud Astigiano, che si estende tra il torrente Belbo e il Rio Nizza a poca distanza da Asti, Canelli, Alba e Acqui Terme. Sulle sue colline, prosperano le viti, soprattutto quelle di uva Barbera, da cui si ottengono ottimi vini, tra cui oltre alla Barbera anche Dolcetto, Brachetto, Moscato e altri a denominazione d’origine controllata e garantita. Proprio alla sua tradizionale produzione vinicola si deve la manifestazione che si svolge il primo fine settimana di giugno: la Corsa delle botti.
La tradizione da cui trae origine risale all’Ottocento, quando i garzoni di bottega provvedevano alla consegna dei fusti, facendoli rotolare sulla strada e ingaggiando vere e proprie competizioni. Oggi la gara è regolata da un regolamento e vi partecipano con le proprie squadre i produttori di vino della zona. Gli spingitori si preparano alla gara, allenandosi a volte per alcuni mesi.
Il giro di qualificazione della gara si svolge al mattino, mentre le semifinali e la finale al pomeriggio. Ogni squadra è formata da 3 a 4 spingitori (più un responsabile) che, a turno, possono scambiarsi il compito di spingere la botte (“bonsa”). Un solo concorrente, per volta, deve spingere la botte che pesa all’incirca un quintale. Il tutto è controllato dalla giuria che, in casi di irregolarità, può squalificare la squadra.
Oltre alla Corsa si svolge, in piazza Garibaldi,nello stesso fine settimana il Monferrato in Tavola un evento enogastronomico, durante il quale si possono assaggiare i piatti tipici della cucina locale (come tajarén e faseû, duss du dè e d’la nocc o bagna caoda). Il cardo gobbo di Nizza, uno degli ingredienti principali della cucina nicese, è coltivato in modo particolare, costituendo un vanto della produzione agricola locale.
E’ un ortaggio che appartiene alla famiglia delle composite ed è ricco di sostanze nutrienti e salutiste ma poverissimo di calorie. La varietà che si coltiva è detta “Spadone” per la forma che presenta la foglia ed il fusto. Prende il nome di Cardo Gobbo per la forma che assume a seguito della particolare lavorazione manuale a cui è sottoposta la varietà.
Oggi purtroppo, il cardo gobbo viene prodotto in piccole quantità per cui quello di Nizza Monferrato è diventato un vero gioiello, al pari del tartufo. I produttori hanno aderito ad un rigoroso disciplinare di produzione e Slow Food ha istituito un Presidio per la tutela di questo ortaggio.
Il suo abbinamento ideale è con la “Bagna Cauda”, ma altrettanto gustosi risultano i “ravioli di Cardo Gobbo” e lo “sformato di Cardo Gobbo con fonduta”.