Canelli non sarà presente al Palio di Asti il 16 settembre prossimo. L’esclusione dalla corsa di piazza Alfieri è diretta conseguenza della mancata partecipazione del rettore del Comitato Palio di Canelli, Giancarlo Benedetti, alla cerimonia della “Stima del Palio” e del “Giuramento dei Rettori” di sabato sera. Il regolamento, infatti, all’articolo 31 prevede che i rettori, ovvero il vessillo del Comune, siano presenti alle cerimonie collaterali obbligatorie che precedono al corsa astigiana.
Un’assenza che il Capitano del Palio dovrà valutare per poi comminare, nei prossimi gironi, la squalifica ufficiale, a meno che i canellesi non dimostrino che l’assenza era dovuta a gravi e giustificati motivi. La sospensione riguarderà la corsa del 2012, non inficiando la partecipazione del 2013.
Le voci su una possibile defezioni del Comitato Palio canellese si erano rincorse per tutta la settimana. «Giovedì scorso ho parlato con il rettore, Giancarlo Benedetti, per conoscere le sue intenzioni – spiega il sindaco Marco Gabusi -. Ho anche inviato una lettera ufficiale di diffida al Comitato Palio di Canelli, invitandolo ad essere presente alla cerimonia di sabato scorso in virtù della municipalità concessa dal Comune, su richiesta dello stesso Benedetti, a fine dicembre». Ed aggiunge: «Ho anche proposto al rettore Benedetti di fare un passo indietro, restituendo la municipalità: in quel caso alla Stima del Palio, per ovvie ragioni di opportunità e di coerenza, avrebbe partecipato il Comune. Ma la rinuncia da parte del Comitato Palio di Canelli non è mai arrivata».
Alla lettera del Comune Giancarlo Benedetti ha risposto con un telegramma, condizionando la presenza sul catino astigiano dei colori biancazzurri alla corresponsione del contributo di 8 mila euro. «Pur riconoscendo la valenza della manifestazione astigiana, la situazione economica e di bilancio non ci permette di soddisfare tale richiesta dopo i pesanti tagli che abbiamo deciso per le manifestazioni canellesi. Sarebbe stato perlomeno singolare concedere un contributo del genere, che non è mai stato presente negli anni scorsi, quando a tutte le altre associazioni di volontariato chiediamo grandi sacrifici.»