Sono arrivati, domenica 10 maggio, da Piemonte, Lombardia e Liguria gli appassionati della Vespa per il secondo raduno nazionale, ribattezzato “Canelli, Capitale dello Spumante”, in omaggio al riconoscimento di patrimonio dell’Umanità di cui le “Cattedrali sotterranee” e le colline del Moscato si fregiano. Oltre 300 equipaggi a bordo della mitica icona dell’Italia del boom economico, alcuni su autentici “pezzi” da collezione. Giovanni Bertorello, presidente Vespa Club Canelli, organizzatore dell’evento: «Il risultato ha superato le più rosee aspettative – commenta – Quest’anno il passa parola e il richiamo del nostro territorio hanno fatto da volano».
Variopinto il serpentone che ha inaugurato il tour sulle colline Patrimonio dell’Unesco, sosta per un aperitivo alla Santero e chiusura con il pranzo al Grappolo d’Oro, premiazioni e lotteria. «La strada è quella giusta – chiude Bertorello – Adesso sappiamo che la nostra città, anche in questo settore, è vincente».
Il gruppo più numeroso è stato il Vespa Club Alfieri di Asti che ha messo in sella anche il “vespista” più anziano: Piero Perelli, classe 1929.