Sulla sanità astigiana controproposta più sostenibile del consiglio provinciale

Quasi cinque ore di approfondito confronto in consiglio provinciale con i primari dell’Ospedale Cardinal Massaia e con il direttore generale Valter Galante e il direttore sanitario Massimo Uberti dell’Asl, per discutere della delibera regionale, che riduce di dodici reparti il presidio ospedaliero di Asti.
Si è articolata in questo modo la seduta convocata dal presidente Fabrizio Brignolo, per affrontare il tema della sanità astigiana, finalizzata a studiare una controproposta di razionalizzazione da sottoporre alla Regione Piemonte.

Le relazioni dei primari intervenuti hanno messo in evidenza che molte attività che la Regione vorrebbe trasferire ad Alessandria non potrebbero essere ospitate in quella struttura estremamente vetusta e già satura.
L’ipotesi di tagli prevista comporterebbe inoltre la perdita di attività che hanno sviluppato non solo un livello di eccellenza, ma anche una grande attrattiva verso l’esterno, con numerosi pazienti provenienti da fuori provincia e fuori regione.

Proprio per formulare una controproposta più sostenibile, la Provincia ha anche rispolverato un progetto risalente al 2012, con cui i direttori dell’Asl di Asti, dell’Asl e dell’Aso di Alessandria ipotizzavano una distribuzione decisamente più equilibrata dei servizi, concordata con Alessandria.
Il consiglio provinciale ha deciso di aggiornare i lavori, convocando il Comune di Asti, i consorzi Cisa e Cogesa e le organizzazioni sindacali.

Preoccupazione è emersa anche per l’ospedale della Valle Belbo, che scompare dalla programmazione regionale e per il quale, se non si troveranno le risorse necessarie a completare l’opera già appaltata, vi è il rischio che l’Asl sia esposta a un contenzioso giudiziario importante.
In serata si è occupato del tema della riorganizzazione della rete ospedaliera anche il consiglio comunale, in cui il sindaco ha aggiornato l’aula sull’evoluzione della discussione in consiglio provinciale.
Il presidente Brignolo ha scritto all’assessore regionale Antonio Saitta, chiedendo un incontro per illustrare la posizione astigiana.