Per i presunti abusi edilizi nella costruzione di ville a Canelli, in regione Secco,nel 2009, è arrivato, con varie motivazioni giuridiche, il pieno proscioglimento, pronunciato Rosalia Rinaldi della corte d’Appello di Torino.
Quattro gli imputati: il funzionario dell’ufficio tecnico del Comune, Enea Cavallo, il progettista e direttore dei lavori Francesco Madeo, gli imprenditori edili Giuseppe e Fabrizio Olivieri. Accusati di aver costruito sottotetti e porzioni non a norma, erano stati condannati a 20 giorni di arresto e ad ammende tra i 4 e i 14 mila euro.
Enea avrebbe rilasciato permessi di costruzione che violavano le norme del piano regolatore, ma il fatto è “inesistente”. Quindi il permesso di costruire, rilasciato dal Comune, era “conforme alle norme”. Le irregolarità sono state dichiarate “sanabili”. Ora, i lavori per i fabbricati dissequestrati e restituiti ai padroni, possono essere ripresi.
Alla sentenza, per correttezza, riportiamo il sereno commento del funzionario dell’Ufficio tecnico Enea Cavallo: «Il Tribunale ha riconosciuto che i permessi rilasciati, tutti identici perché rispondenti alla tipologia approvata dal Consiglio comunale, erano perfettamente conformi a tutte le normative. Nel riconoscere questo è stato rilevato che nei fabbricati in costruzione bloccati dal sequestro del 2009 c’erano piccole differenze rispetto al progetto approvato.
Presentando opportune varianti, prima dell’ultimazione, erano tutte perfettamente regolarizzabili.
Nel mio caso si tratta della terza assoluzione perché “il fatto non sussiste” anche per il recupero della Vecchia Cantina che per la casa di regione San Giorgio. Ho quindi passato 5 anni non sereni, ma con la consapevolezza di essere perfettamente innocente e sempre riponendo la massima fiducia nell’operato del Magistrato».