>> Per differenziare la carta bisogna rompere le scatole

La terza uscita della campagna di sensibilizzazione di GAIA per richiamare l’attenzione dei cittadini ad una corretta raccolta differenziata si occupa della carta. Lo slogan “Per differenziare la carta bisogna rompere le scatole” sarà diffuso attraverso 700 manifesti distribuiti ai Comuni Soci e tramite 420 spot radiofonici trasmessi sulle frequenze di Radio Valle Belbo e Primaradio programmati per tutto il mese di ottobre.

Il recupero della carta è semplice e redditizio, l’importante è separarla bene. Si tratta di un materiale che si riesce a utilizzare in prodotti nuovi: il 56% della carta in commercio è ottenuto tramite carta da macero e l’Italia da paese importatore è diventato paese che esporta grazie all’aumento della raccolta differenziata. In provincia di Asti la carta rappresenta il 15% dei rifiuti raccolti in modo separato e ogni abitante annualmente raccoglie circa 70 kg di imballaggi in carta e cartone.

All’impianto di valorizzazione di GAIA ad Asti si lavorano ogni anno 12.500 tonnellate di rifiuti da imballi cellulosici: quattro operatori eliminano ogni giorno le impurità e separano la carta di giornale dal cartone da imballaggio. Il COMIECO (Il consorzio nazionale per il recupero della carta) ha stipulato una convenzione con GAIA inserendola tra le piattaforme accreditate in Italia ad effettuare questa lavorazione; in questo modo i materiali valorizzati ricevono un compenso maggiore dalle cartiere che li acquistano. Nel 2009 i ricavi della vendita della carta da macero si sono attestati sui 760.000€ (il 5% del fatturato di GAIA) con un aumento del 43% rispetto al 2008 quando non si effettuava la selezione in impianto. Rimane il problema delle impurità nella raccolta che ad oggi sono all’8% ed incidono per circa 200.000€ di maggiori costi ogni anno.

La comunicazione di GAIA in questi mesi ha portato all’attenzione dei cittadini tutti i vari flussi di rifiuti (Plastica, RAEE, Organico, Alluminio e Acciaio) e le generiche tematiche a carattere ambientale (la certificazione EMAS, i costi in aumento con raccolte fatte male, la credibilità dei sistemi di recupero). L’ultima uscita del 2010 è prevista per novembre e sarà dedicata alla raccolta dell’acciaio e delle lattine.

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