E’ almeno da luglio (epoca delle dimissioni da assessore all’Urbanistica e da capogruppo di Gabriele Andretta) che il sindaco di Nizza Monferrato, Pietro Lovisolo viene accusato di inesperienza, arroganza e autoritarismo e non solo dalla minoranza ‘Insieme per Nizza’: dimissioni, litigi, uscite dalle proprie file.
Ormai doveva succedere. Ed è successo mercoledì 1 dicembre, quando è uscita la mozione di sfiducia firmata da sette consiglieri di minoranza e da quattro dissidenti di maggioranza, compresa la decisiva defezione di Maurizio Andreetta.
Nel documento si legge “ i sottoscritti consiglieri di maggioranza e minoranza non possono0 non evidenziare come il normale confronto di idee sia stato continuamente frustrato da un atteggiamento chiuso, preconcetto al limite dell’arroganza e di una contrapposizione continua alimentata da un atteggiamento del sindaco poco incline al dialogo, al confronto, all’autocritica”.
Quindi, eccezion fatta per un difficile ‘chiarimento’, esclusa l’ipotesi di dimissioni, entro trenta giorni, dovrà essere convocato il Consiglio e il Comune, senza maggioranza, verrà commissariato.