Lettera aperta del dott. Stroppiana ai canellesi

«In questi giorni, come voi, leggo sui giornali del fermento e delle trattative tra gli schieramenti politici per le prossime elezioni comunali. Queste consultazioni potrebbero davvero diventare una bella occasione per attivare le energie della Città.
Mi sono chiesto: ma perché il programma su Canelli non ce lo scriviamo noi cittadini, anziché andare a votare quello che è stato confezionato da altri?
Non mi accontento di risolvere tutto con una croce su un simbolo. Le elezioni sono una questione seria, che tocca la nostra vita di ogni giorno: lavoro, strade, cultura, scuole, ambiente, servizi, salute, sicurezza, imprese, agricoltura, giovani, terza età…
Votare non basta più. Bisogna preparare un progetto degno di essere votato. E la maniera migliore è farlo insieme, piuttosto che in circoli ristretti.
Mi piace l’idea di un dialogo aperto con le persone che incrocio per le strade della mia città. Così, senza vergogna, timidezza o timore di essere etichettati: non pensate sarebbe bello parlare liberamente della nostra Canelli e di come la vorremmo?
Si sente spesso dire che la gente sa solo esprimere insoddisfazione. Ma abbiamo provato ad ascoltarla davvero? Credo che la Politica oggi sia chiamata ad una grande sfida: trasformare la lamentela in proposta. Un cambio di mentalità viene prima di ogni altra questione.
Il punto di maggior debolezza della politica? Dividere anziché unire. Col risultato di finire stremati anche per trovare soluzioni semplici.
Ma una città bella, laboriosa e concreta come la nostra non si merita gente che cerchi di mettere insieme le energie piuttosto che disperderle?
Mi piacerebbe raccogliere le persone che hanno voglia di un po’ di normalità, di un clima respirabile e costruire un’amministrazione comunale dove le soluzioni si cercano insieme, perché nessuno ce l’ha già in tasca.
Le contrapposizioni danno spettacolo, ma servono a poco.
Attorno a queste e ad altre idee un gruppo di amici mi ha chiesto: “Ma perché non ti candidi tu come sindaco?”.
“E che faccio io in politica, che non ho mai seguito un partito?”.
“Proprio questa potrebbe essere la tua forza”, mi hanno risposto.
Allora ci ho pensato: se si riuscirà a dialogare insieme con libertà, passione e concretezza sui problemi veri della nostra città e a creare un gruppo trasversale (non contro i partiti, ma oltre) per amministrarne il futuro con spirito di servizio, questa volta Mauro Stroppiana ci sarà. Ma non da solo.»