Dal prossimo 1° dicembre Eugenio Carena, “l’ultimo cittadino” di Nizza Monferrato, inizierà a lavorare per il Comune di Nizza Monferrato! Egli stesso comunica nel suo blog il risultato della sua lotta, la sua “vittoria“.
Il clamore creato in rete dall’articolo autobiografico “Nudo e crudo. Così è la storia”,
da lui pubblicato il 16 ottobre 2013, «sembra aver sortito effetti positivi, grazie soprattutto alla solidarietà del “popolo di internet”, costituito sia da amici di lunga data che nuove conoscenze, che hanno letto e rilanciato la mia confessione.»
Il grazie di Eugenio Carena ai mezzi di comunicazione che per primi hanno fatto da cassa di risonanza al suo appello: “La Stampa” (edizione di Asti e Provincia), “La Nuova Provincia”, “ATnews” «per aver raccolto da subito il mio SOS e aver così contribuito alla diffusione virale del mio messaggio». Ma anche al dott. Andrea Bagaglio, ex dirigente medicina del lavoro dell’ASL Varese e docente universitario, che dal proprio blog aveva rilanciato con vigore la sua storia.
Questo il primo messaggio da lui coraggiosamente affidato alla rete e rimbalzato sui media: «Mi chiamo Eugenio Carena, “Ultimo Cittadino” di Nizza Monferrato (AT).
Ho 55 anni e sono invalido civile al 75%; sono disoccupato, ho un reddito mensile derivante da pensione di invalidità pari a 290 € e vivo con mia madre ammalata.
Nel 2011, a seguito di prova selettiva, sono risultato idoneo alla copertura di un posto da aiuto bibliotecario a tempo indeterminato part time presso la biblioteca comunale di Nizza Monferrato riservato alle categorie protette di cui alla l. n. 68/99. Nonostante questo, non sono mai stato assunto, e l’Amministrazione comunale ha motivato la sua decisione riferendosi ai vincoli imposti dal patto di stabilità (l.n. 122/2010). A nulla sono valsi tentativi di mediazione anche di natura informale.
L’Amministrazione comunale ha anche interrotto le trattative che i miei legali hanno ultimamente cercato di intraprendere, senza fornire nessuna spiegazione circa il motivo di tale decisione. Ad oggi il mio diritto costituzionale all’uguaglianza sostanziale pare sia messo in ombra da una norma che impone il contenimento della spesa pubblica.
Non so neppure se l’organico dei dipendenti del Comune di Nizza Monferrato rispetta le quote disabili, dal momento che l’interrogazione presentata in proposito dal consigliere Berta per ben due consigli comunali non è stata ancora discussa: pare per cavilli burocratici, la grande arma di difesa degli enti pubblici.
Non appena ho presentato il mio caso all’attenzione pubblica la solidarietà nei miei confronti è stata commovente. Il mio ringraziamento va quindi a tutti i Cittadini che si stanno schierando dalla mia parte in questa lotta; un ringraziamento particolare va agli Avvocati Eleonora Trivella e Marco Cazzola, che, con grande umanità e professionalità, stanno seguendo il mio caso.
Presto vi fornirò aggiornamenti sulle prossime azioni che porteremo avanti, e vi indicherò le modalità attraverso le quali potrete rendere concreto, se lo riterrete, il vostro sostegno.»