Dopo l’autopsia, il nulla osta ai funerali di Massimo D’Andrea

D'ANDREA MASSIMOSi svolgeranno lunedì 25 febbraio, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di San Leonardo di Canelli, i funerali dell’operaio Massimo D’Andrea, 33 anni, trovato morto la mattina di martedì 19 febbraio, nella cantina della ditta “Amerio Rocco” (proprietari Pietro e  Mario Cirio e l’enologo Gianluca Scaglione), in via Soria 21, all’interno di una cisterna di 50 ql per la fermentazione del Moscato, dove lavorava da una decina d’anni.

Sul posto erano prontamente intervenuti i carabinieri di Canelli, i vigili del fuoco, il medico legale e i tecnici dello Spresal (Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro delle A.S.L piemontesi).

L’autopsia è stata effettuata soltanto quattro giorni dopo il ritrovamento. Sandrino Soria, ex proprietario della ditta, è stato forse l’ultimo con il quale Massimo aveva parlato, verso le ore 17 di lunedì 18 febbraio.   Pur risultando ancora residente coi genitori a Canelli in regione Secco 41, viveva da solo, a Calosso, nella bella cascina sulla Piana del Salto, di recente acquistata.

I genitori Vito, 61 anni,  e Giuditta Mecca, 57 anni, non si sono allarmati perché erano abituati ai suoi orari flessibili. Oltre ai genitori e al figlioletto di 5 anni, Thomas, lo piangono i due fratelli maggiori Antonio, 36 anni, e Vincenzo, 40 anni.