Oltre duecento soci della Cia astigiana alla 28^ Festicamp

Festi salaDal flagello della Flavescenza al nuovo Psr, dalle prospettive di sviluppo dell’intero comparto in Italia alla legge sull’agricoltura sociale, dal problema degli ungulati a quelli di Moscato e Brachetto, dalle attese per Expo 2015 alle iniziative della Spesa in Campagna. Di tutto questo ma non solo, si è ampiamente discusso nella tavola rotonda che ha animato, giovedì 17 luglio, alla cantina Sociale di Vinchio e Vaglio Serra, la ventottesima edizione della Festicamp della Cia di Asti.

Per l’occasione, il presidente della Cia astigiana Alessandro Durando aveva scelto come argomento di giornata della Tavola rotonda, abilmente condotta dal giornalista Vanni Cornero, al debutto nella carica di presidente provinciale della Confederazione nell’annuale incontro tra i soci dell’organizzazione, quello dell’Agricoltura familiare – forma di conduzione indicata dall’Onu come tema dell’anno in tutto il mondo – messa a confronto con la globalizzazione dei mercati, l’evento di Expo 2015 ed il dramma della Flavescenza Dorata.

Un articolato mosaico di questioni e di interrogativi a cui hanno risposto (assente il vice ministro all’agricoltura Andrea Olivero trattenuto a Roma da impegni “senatoriali”), in una serie di botta e risposta di notevole interesse, l’on. Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera, il capo della segreteria tecnica del vice Ministro, Enrico Maria Pollo, il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, l’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero ed il presidente della Cia regionale, Lodovico Actis Perinetto.

Malgrado il gran caldo, un foltissimo pubblico di agricoltori, amministratori e rappresentanti delle Forze dell’ordine – presenti, tra gli altri, il Viceprefetto di Asti, dr. Ponta, il vicepresidente della Fondazione Cr AT, Pierfranco Ferraris ed il dirigente del settore agricoltura della Provincia, Paolo Guercio – ha seguito con grande attenzione il susseguirsi di domande e risposte che, non avendo ovviamente il dono di essere del tutto esaurienti e definitive, hanno però chiarito alcuni importanti aspetti delle tante problematiche che caratterizzano, in genere in senso negativo, la vita delle piccole aziende agricole, quelle che per l’appunto fanno riferimento soprattutto al nucleo famigliare per poter sopravvivere.

Di questioni generali, che interessano il comparto agricolo a livello nazionale, hanno soprattutto parlato Enrico Maria Pollo (che ha sottolineato lo sforzo dell’attuale Governo per affrontare alcuni storici nodi del settore primario attraverso, per esempio, il recente Decreto “Campo Libero” che contiene numerose disposizioni da tempo richieste dalle rappresentanze agricole), l’on. Massimo Fiorio (che si è soffermato in particolare sul Disegno di legge sull’agricoltura sociale – di cui è primo firmatario – che affida all’agricoltura importanti compiti di integrazione e di occupazione, già approvato dalla Camere ed ora in attesa di passare all’esame del Senato) ed il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino.

Per dodici anni alla guida della Cia astigiana, Scanavino ha sottolineato come il comparto debba andare, e certe recenti misure segnalano che questa sembra essere la direzione presa dal Ministro Martina, verso una sempre più convinta conferma della superiore qualità di numerosi prodotti dell’agroalimentare italiano. Una strada che deve essere intrapresa senza le tavolta vittimistiche prese di posizione di certi settori dell’economia nazionale, sempre pronti a piangersi addosso se nel mondo qualcuno copia i nostri prodotti di eccellenza ma non particolarmente rigorosi nel mantenere la barra dritta sull’importazione di determinati prodotti di cui non si sa garantire nè qualità, nè sanità.

Riprendendo un concetto già espresso dal dr. Pollo, Scanavino ha ribadito come l’Expo 2015 di cui sovente si parla con scarsa cognizione di causa, “non debba essere una fiera più grande di altre in cui tutti cercano di piazzare il proprio banchetto di specialità più o meno autoctone, ma il momento più giusto per presentare la produzione agricola del paese come una delle migliori al mondo trasformando così la presenza all’Expo in un fattore di sviluppo a lungo termine di tutto il settore”.

Su questioni maggiormente legate al territorio piemontese hanno invece risposto Lodovico Actis Perinetto ed il neo assessore regionale Giorgio Ferrero. Del quotidiano confronto con il nuovo esecutivo regionale ha parlato Actis: “stiamo affrontando una lunga serie di questioni rimaste per troppo tempo irrisolte, come il rapido intervento su crisi congiunturali di prodotto – riso e pesche, tanto per fare un esempio – e lo sveltimento dei pagamenti dei finanziamenti su misure del Psr, oggi impantanati per lunghi mesi in istruttorie sovente inutili o comunque assai macchinose. Da Giorgio Ferrero sono venute infine indicazioni su come il nuovo governo regionale intende muoversi nei prossimi anni, pur a fronte di una drammatica scarsità di risorse economiche.

Attento ascolto delle richieste degli agricoltori, ma anche precisa intenzione di modificare le regole se queste non funzionano (esempio, il contenimento degli ungulati), determinazione a non “sprecare” le ingenti risorse del nuovo Psr (un miliardo e 90 milioni di euro in sette anni, che saranno forse i soli “soldi veri” a disposizione della Regione nel prossimo futuro) per cui è stato raddoppiato il confinanziamento regionale da 13 a 26 milioni di euro, decisioni coraggiose e “dolorose” per certi settori in crisi e bisognosi di provvedimenti rigorosi, come quelli del Brachetto.
L’argomento dell’eccessivo consumo di territorio agricolo e della necessità di salvaguardare il paesaggio, temi su cui l’on. Fiorio aveva segnalato l’assoluta urgenza di una legge specifica, è stato infine trattato da Laurana Lajolo che, in qualità di animatrice dell’annuale Festival del Paesaggio agrario, ha sottolineato l’importanza che la tutela dell’ambiente agricolo riveste per la sopravvivenza delle famglie contadine.

Al termine della Tavola rotonda, la Cia astigiana ha colto l’occasione per brevemente presentare due iniziative su altrettanti importanti aspetti della vita delle aziende agricole della provincia: il nuovo portale della “Spesa in Campagna” ed il Progetto di collaborazione con l’Istituto Agrario “G. Penna” di Asti per il ripristino di una parte dei vigneti didattici della scuola.

Il primo, presentato dalla vicepresidente provinciale della Cia, Barbara Pastorino metterà in rete la domanda e l’offerta dei prodotti delle aziende Cia dando vita ad un punto di scambio, informativo e commerciale, di assoluta convenienza sia per chi deve vendere e sia per chi invece vuole acquistare.
Il secondo, presentato dal presidente dei Giovani agricoltori Cia, Angelo Cortese, intende, in collaborazione con i docenti e gli studenti del “Penna”, dare nuova vita ai vigneti utilizzando vitigni autoctoni ma soprattutto curandone lo sviluppo con prodotti naturali e alternativi (gruppi di microrganismi) che inducono una forte resistenza radicale ai principali patogeni con particolare riferimento alla Flavescenza dorata.

Il pomeriggio si è concluso con la cerimonia di consegna degli Agrestino, i riconoscimenti che ogni anno la Cia di Asti assegna a personaggi che abbiano ben operato per la conoscenza e la valorizzazione della cultura contadina. Consegnati dal presidente Durando, i due Agrestino sono andati al vice ministro Olivero (il premio è stato ritirato dall’on. Fiorio) e a Dino Scanavino, protagonista del sviluppo della Cia astigiana degli ultimi vent’anni.

L’assemblea provinciale Cia, che ha approvato i bilanci annuali ed alcune modifiche statutarie ha infine preceduto la festosa chiusura della giornata che ha visto oltre duecento soci della Confederazione ritrovarsi nella barricaia della Cantina per la cena della Festicamp ottimamente curata dalla Pro Loco di Noche di Vinchio. (a cura di Paolo Mpnticone)