“Canelli, la città del Vino” per due giorni trasformata nel paese di Bengodi

INAUGURAZIONE DI "CANELLI, LA CITTA' DEL VINO"Migliaia i turisti che, sabato 21 e domenica 22 settembre, hanno preso  d’assalto i banchi d’assaggio, anche quelli delle cattedrali sotterranee, e i punti di ristorazione a cielo aperto, curati dai volontari (tra cui quelli delle Pro loco e della Protezione Civile), alla manifestazione “Canelli, la città del Vino”.

La nuova edizione si è aperta venerdì sera, SANYO DIGITAL CAMERAal teatro Balbo assiepato per la gustosa anteprima di “Vino, musica e territorio”, appuntamento voluto da Comune e Oicce.
Ristoranti e agriturismo hanno registrato numerose  presenze di quanti non hanno voluto perdersi i sapori della tradizione autunnale.

50 bancarelle. Vincente la nuova disposizione delle oltre cinquanta bancarelle di prodotti tipici curata da Orazio Barone e dalla Euro Fiva 2000. Soddisfatti gli espositori, tra i quali si sono visti produttori di vini, formaggi d’alpeggio, salumieri di fama. Nessuna sovrapposizione, in uno scorrere lineare di proposte gastronomiche anche innovative. Accanto a tagliatelle, ‘friciule’, farinata, polenta, gli arrosticini abruzzesi, il fritto misto ‘versione piemontese’ e gli agnolotti tipici.

‘Pesto, ma non solo. La qualità è stata una costante tra le bancarelle del mercatino dei prodotti tipici. Ben organizzato da Euro Fiva 2000, Orazio Barone con i suoi collaboratori ha ben disposto gli oltre cinquanta espositori arrivati da Piemonte, Liguria, Emilia, Toscana sino alle lontane Sicilia e Sardegna. Tra gli stand si sono respirati profumi e sentori nuovi. Soddisfatti gli espositori che hanno registrato grande interesse e partecipazione. Nonostante la crisi, le produzioni d’eccellenza hanno conquistato anche i palati più esigenti. Molto gettonato lo stand di Giorgio Dogali che, da Sestri Ponente, ha portato tra le colline del Moscato il suo pesto: profumatissimo, preparato dalla macerazione nel mortaio di basilico, pinoli, formaggio grattugiato, un po’ d’aglio, un pizzico di sale e olio extravergine ligure.

ENOTECA REGIONALE DI CANELLITasche. I numeri, quelli ufficiali, non sono ancora stati resi noti da Comune ed Enoteca Regionale di Canelli, enti organizzatori della due giorni enogastronomica. Tante le “tasche” con bicchiere vendute nei nove punti allestiti dall’Enoteca Regionale: segnale di maturità soprattutto perché, con caparbietà, è stata bandita la plastica.

Degustazioni. ADegustazioni migliaia le degustazioni, consumate nei due giorni di bel tempo, a zonzo tra le cattedrali del vino. Dal Trentino alla Sicilia, passando per Puglia, Toscana, Lombardia Valle d’Aosta e, ovviamente, al Piemonte. Alti i calici, agli enoturisti non sono stati lesinati i bis. Apprezzato il banco di assaggio allestito dall’Enoteca Regionale di Canelli che ha proposto una selezione di 150 etichette, tra le quali brillava lo spumante Alta Langa, al suo esordio a ‘Canelli Città del Vino’.

Asti HourAsti Hour. L’Asti declinato in quattro versioni, alla fragola, pesca, arancia e limone, è l’Asti Hour. Ed è subito successo. Sabato e domenica, all’Enoteca Regionale di Canelli e in piazza Cavour, al Caffè Torino, lo spumante simbolo della Città del Moscato e dello Spumante è stato l’inatteso ospite d’onore. Conquistando subito il palato sia di intenditori sia di chi ama il “bere dolce”. Una dose di spumante al quale vengono aggiunti i quattro aromi, da consumarsi fresco in coppa. Migliaia le degustazioni, suscitando commenti entusiasti. Grazie, anche, al traino del simpatico due ruote a trazione elettrica SegWay sponsorizzato Asti Hour che ha percorso, in lungo e in largo, Canelli nella due giorni enogastronomica.

Un inglese di Langa”. Sabato e domenica James Cannistraro e Valentina Petrini hanno recitato, nello studio Shenker di via Riccadonna, ‘Un inglese di Langa’, ovvero alcuni brani di Beppe Fenoglio sia in lingua italiana che inglese. Il tutto accompagnato da un piacevole aperitivo.

DAL FUSO IN POIDal fuso in poi. Artistica e molto apprezzata l’esposizione, nelle cantine Gancia, dei lavori del gruppo ‘Dal fuso in poi’. Sullo sfondo di capi d’arredamento già confezionati con ricami Bandera (stile sabaudo),  Punto  antico (stile medioevale), Punto Caterina  (stile 1500), Punto perugino e punto ‘Macramè’, il gruppo ha messo in vendita alcuni lavori eseguiti dalle assidue componenti. Tra i lavori anche braccialetti e segnalibri in macramè, quest’anno di grande moda, ma anche asciugamani, copricuscini e tanto altro.
Le signore hanno spiegato, con grande passione e competenza, la storia dei ricami eseguiti, la tipologia dei tessuti scelti per la loro unicità, soffermandosi su ciascuna tecnica di ricamo.
I corsi tenuti dal gruppo, molto apprezzati, ripartiranno a giorni.

Auto d’epoAUTO D'EPOCAca. Oltre un centinaio le auto ed una quarantina le moto d’epoca che hanno affollato la quarta edizione del memorial “Ugo Ferrero”, raduno di mezzi di locomozione  organizzato da Remo e Matteo Penengo e dal Club auto storiche di Canelli. Sin dal mattino, in piazza Zoppa si sono dati appuntamenti appassionati arrivati da astigiano, cuneese, alessandrino, Torino, Liguria sino alla Lombardia. In chiusura, tour tra le colline, aperitivo e pranzo al Grappolo d’Oro. Tra le tante rarità, regina del raduno è stata una rara Ford  Police Interceptor, auto utilizzata dai police man di Beverly Hills, come quelle che si vedono nei film americani d’azione compiere evoluzione mozzafiato.

Notte dei 5 sensi. Affascinante la “Notte dei cinque sensi”, organizzata dalla Pro loco Antico Borgo Villanuova di Canelli, dall’assessorato al Commercio e dall’Associazione Commercianti. Le Pro loco e le associazioni di volontariato hanno proposto degustazioni enogastronomiche, concerti molto apprezzati, dal “Moscato Rock” di piazza Aosta al jazz di piazza della Repubblica, le band di piazza Gancia, il karaoke in via Giuliani e il piano bar di corso Libertà. Di sicuro appeal la sfilata “Acini di moda in equilibrio”. 

La “Notte dei Cinque Sensi”, appuntamento di qualità, non solo per le proposte musicali e d’intrattenimento, ha registrato un’affluenza record di visitatori. Arrivati da cuneese, alessandrino, torinese, dalla Liguria, Lombardia, migliaia di giovani e meno giovani hanno fatto le ore piccole ascoltando buona musica o assistendo alla sfarzosa sfilata di moda.

RamazzottiRamazzotti. Tra le molte personalità che hanno affollato l’edizione 2013 di Canelli, la Città del Vino non è passata inosservata la presenza di Michel Mauran, amministratore delegato della Pernod Ricard Italia che, in città, ha lo stabilimento di produzione. Dalle linee del grande complesso di via Bosca escono l’Amaro Ramazzotti, la linea di liquori e il neonato Aperitivo Ramazzotti. Cinquantenne, Mauran è ai vertici della filiale italiana del colosso francese da aprile del 2012. Il manager ha visitato lo stand, sempre di grande effetto, ospitato nell’esclusiva location della Sala delle Stelle del Comune, accogliendo gli ospiti e conversando con i dipendenti dello stabilimento canellese.

Soddisfatti gli assessori Aldo Gai e Giovanni Vassallo:  «Una manifestazione sempre più in crescita. La strada  è quella giusta: qualità, attenzione ai particolari, maturità degli espositori. Un successo che ci fa ben sperare per il futuro».
Un qualche appunto sulla manifestazione non è mancato, in particolare per il corso Libertà con poche bancarelle e, inizialmente, aperto anche al traffico.

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