La città templare di Calventia al centro di una conferenza di “Alexandria et Mons Ferratus”

Il terzo appuntamento culturale di “Alexandria et Mons Ferratus” (dopo quelli del 6 giugno e del 17 ottobre 2014), avrà luogo ancora nei locali del Museo etnografico “C’era una Volta”, in piazza della Gambarina ad Alessandria, con una doppia conferenza dalle ore 17 di venerdì 16 gennaio 2015.
La prima parte dedicata alla misteriosa città templare di Calventia, forse sorta nei pressi di Tortona, su cui ha indagato Claudio Braggio, esperto di comunicazione e sceneggiatore, tra i fautori dell’iniziativa “Alexandria et Mons Ferratus” unitamente a Gianni Cellè e Massimo Taggiasco.

Quindi Nadia Ghezzi, del circolo culturale Marchesi del Monferrato, tratterà della vicenda di Beatrice di Tenda duchessa di Milano (1372 – 1418), moglie di Facino Cane (dal 1398) e successivamente alla vedovanza, di Filippo Maria Visconti (1412), nello spazio intitolato “Beatrice, tra sentimento e potere” che sarà arricchito con alcune letture poetiche che Fulvia Maldini ha ricavato appunto dal libro della nobildonna che ha concluso tragicamente la sua esistenza.

Anche in questo caso, promuovono ed organizzano l’appuntamento inserito in una lunga serie d’incontri su aspetti legati alla storia, alla cultura ed all’arte, le associazioni culturali “Storie del Monferrato”, “Associazione Donne di Alessandria” e “Orso Grigio”, già attive in diversi ambiti accumunate dal desiderio di valorizzare questi territori, che hanno deciso di condividere esperienze, energie, idee, sensibilità.

Al progetto partecipano anche il circolo culturale Marchesi del Monferrato, il Centro Servizi del Volontario per la provincia di Alessandria e naturalmente il museo etnografico “C’era una volta” che ospita i sempre affollati incontri.

Il progetto prevede altre conferenze con cadenza pressoché trimestrale, ma non soltanto essendo in previsione anche sopralluoghi, sempre in compagnia di relatori su vicende storiche e di rilievo turistico, che come sempre saranno presentati e coordinati da Massimo Taggiasco, al quale si riconosce l’indubbio merito d’aver aggregato un gruppo di esperti nei vari settori di interesse, tutti buoni conoscitori della realtà locale.