Ci sono volute numerose sedute, ma alla fine, lo scorso 17 maggio il Consiglio regionale ha approvato, con 31 sì della maggioranza e 2 no del Movimento 5 Stelle, il bilancio di previsione 2012 e il bilancio pluriennale 2012-2014.
Il documento pareggia a 16,7 miliardi di euro in termini di competenza e 17,2 miliardi di euro in termini di cassa, mentre le contabilità speciali (partite di giro) ammontano a circa 5 miliardi di euro. Il complesso iter del provvedimento, che soffre di minori trasferimenti statali per 445 milioni, è stato modificato in Aula con emendamenti frutto di accordi politici tra l’esecutivo e i gruppi di maggioranza e opposizione.
Alle critiche espresse sul documento dal centrosinistra – con la sola eccezione dell’Udc che ha riconosciuto come la maggioranza abbia dato ascolto all’opposizione e recepito molte delle sue richieste – il centrodestra ha risposto compatto: “E’ stato fatto tutto il possibile per ridurre l’indebitamento e aumentare le entrate, con l’obiettivo di dare soluzione ai problemi della comunità, nella consapevolezza che dobbiamo affrontare un momento di grande crisi economica e sociale”.
“Il documento approvato – spiega l’On. Marco Botta, consigliere regionale del Pdl – indica chiaramente quali sono le priorità della maggioranza e del Pdl in particolare: sono infatti stati stanziati 29 milioni di euro a favore delle politiche sociali, risorse che derivano in parte dai capitoli dedicati al referendum sulla caccia, altre dalla sanità e ulteriori 2,5 milioni di euro da maggiori entrate derivanti da recupero Irap. Il totale delle risorse aggiuntive per le politiche sociali sarà destinato agli enti gestori per le funzioni socio assistenziali (24 milioni) e alla non-autosufficienza (5 milioni di euro)”.
“Al capitolo del trasporto pubblico locale – aggiunge ancora l’esponente del Pdl – sono stati iscritti ulteriori 119 milioni, di cui 11 di fondi regionali e 108 milioni di risorse statali. Risolta anche la questione degli stipendi degli operai forestali, ai quali cui sono stati destinati 8 milioni di euro derivanti da maggiori entrate per l’aumento dei canoni idrici approvato con la manovra finanziaria 2012. All’edilizia universitaria sono stati stanziati ulteriori 5 milioni di euro, alle borse di studio per i ricercatori 2 milioni, il capitolo degli assegni di studio è stato integrato con ulteriori 5 milioni di euro. Un milione di euro è stato inoltre destinato alle bonifiche dall’amianto e ulteriori investimenti sono stati decisi a favore della banda larga wireless”.
“Sul bilancio pluriennale – precisa Botta – per gli anni 2013 e 2014 sono stanziati 15 milioni di euro l’anno per la messa in sicurezza delle scuole piemontesi, mentre sul trasporto pubblico locale sono stati iscritti 237 milioni di fondi statali e 450 milioni di fondi regionali. In coerenza con l’applicazione della manovra finanziaria, è stato infine istituito un capitolo di spesa ad hoc che introiterà il 30 per cento di quanto riscosso dalla quota regionale Irpef da destinare ai capitoli della cultura, del turismo e dello sport”. “La maggioranza di centrodestra – conclude Botta – senza introdurre nuove tasse regionali per i cittadini piemontesi, è stata in grado di fare scelte difficili, ma necessarie, per offrire un futuro diverso al Piemonte, ben differente dalle logiche dell’indebitamento a cui la sinistra ci aveva abituato”.