A Monastero Bormida un’estate ricca di iniziative culturali

Dopo la riapertura al pubblico del castello di Monastero Bormida nell’ambito della manifestazione regionale dedicata alla visita delle dimore storiche,visto il buon success, l’iniziativa ripetuta il 21 giugno, lo sarà anche il 5 e il 19 luglio, il 2 e il 23 agosto,il 13 settembre infine il 4 ottobre quando, oltre alle sale del piano nobile, ricche di affreschi e mosaici pavimentali, si potrà ammirare anche la torre campanaria, il ponte romanico, la parrocchiale di canta Giulia che conserva opere della scuola del Moncalvo.

Il biglietto di ingresso è di 3 euro per gli adulti e 2 per ragazzi fino a 14 anni. Le visite inizieranno alle 15 e si ripeteranno ogni ora fino alle 18.
Nel frattempo sono in corso di allestimento altri eventi.

A fine giugno una personale del pittore albese Libero Nada: una rassegna delle sue opere dedicate soprattutto ai paesaggi dell’Alta Langa: scorci e vedute carichi di un vissuto emotivo che, come racconta: “fonde visione e sentimento, reale e immaginario, vero ed interpretazione”. Dall’8 agosto a metà ottobre sarà la volta di Roby Giannotti, ceramista e vignettista savonese ma legato alla Langa da una grande passione per essa stessa ed i suoi prodotti. Da molti anni espone sia a Monastero Bormida sia a Bubbio ed ha anche curato un libro a fumetti ideato dall’azienda vinicola Torelli per illustrare in maniera garbatamente ironica ma rispettosa la storia del territorio.
La mostra, intitolata “Oro di Langa” esprime il connubio tra l’arte della ceramica e gli splendidi vini della Langa Astigiana ed avrà collegamenti anche con aziende vitivinicole della zona.
La mostra principale, “Riscoprire la forma” dedicata allo scultore Sergio Unia con una ampia rassegna delle sue classiche figure umane – principalmente femminili in bronzo o terracotta – intitolata “Riscoprire la forma” è stata rinviata. L’inaugurazione in programma per il 30 maggio è stata posticipata verso fine settembre e la conclusione procrastinata a fine ottobre. In essa si proporrà il percorso dell’artista formatosi ai corsi dell’Accademia albertina, sotto la guida di Filippo Scroppo esponente del Movimento arte concreta e critico attento alle nuove correnti e alle trasformazioni della cultura visiva del secolo scorso. Saranno proposte le tragiche crocifissioni, i delicati volti femminili ed i frammenti bronzei, quasi moderni reperti archeologici, affiancati alle armonie plastiche delle danzatrici e delle ginnaste dai gesti misurati e composti. La mostra sarà accompagnata da un catalogo corredato da un saggio critico che ripercorrerà tutta la sua carriera di scultore.
Domenico Bussi

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