>> La Fondazione Cesare Pavese attende il nuovo presidente dalle prossime elezioni amministrative

Lunedi 28 marzo, a Santo Stefano Belbo si è riunito, per l’ultima volta, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cesare Pavese.

Tutti i membri dell’assemblea decadranno con l’elezione del sindaco di Santo Stefano Belbo, che avverrà nella tornata elettorale del 15 maggio 2011 e il nuovo primo cittadino rivestirà, come previsto dallo statuto, immediatamente la carica di presidente della Fondazione.

Il consiglio verrà poi composto da due membri nominati dal Comune di Santo Stefano Belbo, due dalla Regione Piemonte e uno dalla Provincia di Cuneo, unitamente a Maurizio Cossa Majno di Capriglio, unico componente non in scadenza in quanto discendente diretto dello scrittore.

«La scelta di costruire lo Statuto in modo che il sindaco pro tempore di Santo Stefano Belbo sia anche il presidente della Fondazione – ha spiegato Giuseppe Artuffo, presidente uscente – è stata fatta sia per garantire la continuità dell’attività della Fondazione (il nuovo presidente si insedierà immediatamente dopo il risultato elettorale), che per legare la Fondazione al Comune di Santo Stefano Belbo: un modo per garantire la tutela di una delle figure più importanti del panorama letterario italiano e quindi anche una grande risorsa, se valorizzata adeguatamente, per il Comune».

A margine della riunione il Consiglio ha fatto il punto sull’attività della Fondazione che, nata nel 2004, ha iniziato ad operare con l’obiettivo di essere a capo delle manifestazioni organizzate in Italia e all’estero, per il centenario della nascita di Cesare Pavese avvenuto nel 2008.

«Da quel momento – ha continuato Artuffo – la Fondazione Cesare Pavese ha acquisito sempre maggiore autorevolezza che l’ha portata, oggi, ad essere riconosciuta come un solido e serio punto di riferimento culturale a cavallo tra le provincie di Cuneo e Asti».

Tra gli eventi gestiti annualmente dalla Fondazione spiccano il Pavese Festival, arrivato alla sua 11^ edizione, le visite guidate sui luoghi pavesiani, da quest’anno anche a Torino, Serralunga di Crea e su tutti i luoghi non santostefanesi, le numerose mostre allestite presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo (lo scorso anno Mimmo Paladino e Sandro Chia) e la riedizione dell’Università estiva totalmente rinnovata nella formula.

«In un periodo di grande crisi per la cultura – continua Artuffo – l’attività della Fondazione è proseguita sfruttando al massimo le sue potenzialità e ottimizzando l’utilizzo degli scarni contributi ottenuti: un esempio di buona gestione in opposizione alle faraoniche esperienze di cui tutti siamo a conoscenza».

Unanime il commento del Consiglio di amministrazione, formato da Maurizio Cossa Majno di Capriglio, rappresentante della famiglia Pavese, Luigi Gatti e Mario Renosio, rappresentanti della Regione Piemonte, Vito Valsania, rappresentante della provincia di Cuneo, Andrea Bertelli e Rosina Molinaris, rappresentanti del Comune di Santo Stefano Belbo, che «plaude l’operato della Fondazione, la quale ha raggiunto in pochi anni di attività prestigiosi traguardi, e si augura che il nuovo Cda sappia cogliere il testimone non disperdendo quanto fatto finora ma continuando a gestire la Fondazione incrementando il suo valore di importante risorsa per il territorio.»

Info: www.fondazionecesarepavese.it

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