Se lo scrittore albese Beppe Fenoglio (Alba, 1 marzo 1922 – Torino, 18 febbraio 1963), scrittore, partigiano, traduttore e drammaturgo italiano, non fosse morto a 41 anni, in piena maturità di uomo e di scrittore, il primo marzo 2012 avrebbe compiuto 90 anni. Troppo giovane.
Ma, forse, proprio qui sta la sua lunga vita nelle biblioteche di moltissimi giovani di oggi fatti di tanta curiosità, voglia di libertà creativa e condivisione così come erano giovani i suoi personaggi, da Johnny a Milton ad Agostino protesi a vivere l’avventura della vita di tutti i giorni.
Una vita non retorica, non roboante, moralmente attenta, rispettosa degli altri, protesa al futuro, con qualcosa sempre da raggiungere. Una vita “piccola e seria” che allora (1944) ribaltò la cultura fascista e che è in grado di ribaltare l’odierna cultura ubriaca di consumismo.
Opere I ventitré giorni della città di Alba, Einaudi, Torino, 1952 La malora, Einaudi, Torino 1954 Primavera di bellezza, Einaudi, Torino, 1959
Postume Un giorno di fuoco, Einaudi, Torino, 1963 Una questione privata, Einaudi, Torino, 1963 Il partigiano Johnny, Einaudi, Torino, 1968 La paga del sabato, a cura di Maria Corti, Einaudi, Torino, 1969 Un Fenoglio alla prima guerra mondiale, Einaudi, Torino, 1973 La voce nella tempesta, adattamento teatrale di Cime tempestose, a cura di Francesco De Nicola, 1974 L’affare dell’anima e altri racconti, Einaudi, Torino, 1980 La sposa bambina, tratto dalla raccolta “Un giorno di fuoco”, Einaudi, Torino, 1988 L’imboscata, Einaudi, Torino, 1992 Appunti partigiani 1944-1945, a cura di L. Mondo, Einaudi, Torino 1994 Quaderno di traduzioni, a cura di Mark Pietralunga, Einaudi, Torino, 2000. Lettere 1940-1962, a cura di Luca Bufano, Einaudi, Torino in collaborazione con la Fondazione Ferrero di Alba, 2002 Una crociera agli antipodi e altri racconti fantastici, a cura di Luca Bufano, Einaudi, Torino, 2003 Epigrammi, a cura di Gabriele Pedullà, Einaudi, Torino, 2005 Tutti i racconti, a cura di Luca Bufano, Einaudi, Torino, 2007