Grande successo per il bando regionale rivolto ai Comuni per quanto riguarda i Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) in Piemonte voluto dall’assessore alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino.
Dopo una prima fase in cui i Comuni avevano manifestato una certa «freddezza» Caucino non si è rassegnata, ma, al contrario, ha inviato – per via istituzionale e a mezzo stampa – una seconda comunicazione ai Sindaci per sensibilizzarli su un tema che tocca nel vivo centinaia di persone e sulla grande opportunità offerta dalla Regione.
E così, per dirla con un’iperbole, dal «nulla» si è passati in un attimo al «tutto».
Infatti, ad oggi, i Comuni che hanno presentato domanda entro il termine stabilito del 29 settembre sono 377 di cui 59 appartenenti alla prima fascia di popolazione (da 5.000 a 20.000 abitanti), 6 Comuni appartenenti alla seconda fascia (da 20.001 a 40.000 abitanti), 5 appartenenti alla terza fascia (da 40.001 a 105.000 abitanti), uno appartenete alla quarta fascia (otre 105.000 abitanti) e 159 appartenenti alla quinta fascia (da 4.999 a 1.000 abitanti) e 147 appartenenti alla sesta fascia (inferiore a 1.000 abitanti).
Purtroppo le risorse destinate allo smantellamento delle barriere architettoniche ammontano a 865.117,79. Intendiamoci, una cifra importante, che però non basta per soddisfare tutte le richieste pervenute, tanto che di queste domande è stato possibile soddisfare integralmente 130 e parzialmente una.
Le 377 domande raccolte per il Piano d’abbattimento delle Barriere architettoniche evidenziano un fabbisogno potenziale pari, complessivamente, a 1.559.000 euro di cui 246, per un ammontare pari a 689.882,21 euro non finanziabili per esaurimento delle risorse a disposizione. Ma Caucino e i suoi uffici stanno già lavorando per trovare, per il futuro, ulteriori fondi.
«Questa vicenda – spiega Caucino – è la dimostrazione che non bisogna mai fermarsi al primo ostacolo, ma insistere, spiegare e, possibilmente, persuadere, specie quando ci sono in ballo interventi importanti come l’abbattimento delle barriere architettoniche. Perciò, quando l’11 settembre ho verificato che soltanto 20 Comuni avevano presentato domanda, mi sono sentita in dovere di insistere, lanciando un accorato appello ai nostri sindaci affinché facessero in fretta, non lasciassero sul piatto risorse fondamentali, oltretutto destinate per una delle cause più nobili che si possano e si debbano perseguire. Ed ecco che le domande sono letteralmente esplose».
«Purtroppo – prosegue Caucino – nonostante gli ingenti sforzi adottati in questi anni, quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, specie nelle aree più degradate, rimane un problema ancora da risolvere definitivamente. Per tale ragione occorre impegnarci sempre di più per aumentare il benessere dei più fragili, eliminando tutti quegli ostacoli che, di fatto, impediscono una vita normale. In questo senso i più di 850mila euro che arriveranno in Piemonte rappresentano un’opportunità fondamentale, che è nostro compito gestire nel migliore dei modi e, visto il successo ottenuto, tentare in tutti i modi di incrementare per soddisfare il massimo delle richieste possibili». «Ricordo ancora – conclude Caucino – che il livello di civiltà di un popolo si misura sulle attenzioni che riserva alle persone con disabilità e, in questo senso, esorto tutti i Comuni ad approfittare di questa opportunità presentando le istanze nei tempi stabiliti, così come i progetti».
Tra i 130 Comuni piemontesi finanziabili: per 8 mila euro: Canelli, Nizza Monferrato, Costigliole d’Asti, Villanova d’Asti, San Damiano d’Asti, Cherasco; per 15mila euro: Asti, Alessandria; per 10mila euro Mondovì e Savigliano; per 4mila euro: Castellazzo Bormida, S. Stefano Belbo, Castagnole Lanze, Villa franca d’Asti, Castell’Alfero, Buttugliera d’Asti, Montegrosso d’Asti, Vezza d’Alba, Santa Vittoria d’Alba.