La Compagnia di Asti ha individuato un’anziana signora, residente nella provincia astigiana, che ha venduto, negli ultimi anni, tramite un noto sito di commercio elettronico, quantitativi ragguardevoli di calzature nuove e capi di abbigliamento, senza essere titolare di partita Iva e dichiarando al Fisco solo la propria pensione.
Al termine del controllo fiscale, le Fiamme Gialle hanno appurato che l’interessata era solita comprare la merce, a costo contenuto, da un’azienda dell’est europeo oppure in spacci aziendali piemontesi, per poi cederla su internet, a prezzo superiore, previa pubblicizzazione degli articoli nelle apposite “vetrine on line”, senza denunciare all’Erario i consistenti proventi, successivamente trasferiti su conto corrente in una banca estera.
Grazie alla normativa sullo scudo fiscale, tuttavia, gran parte delle disponibilità finanziarie (circa 200.000 euro) è stata regolarizzata, ad eccezione di oltre 50.000 euro, incassati in due anni e non dichiarati al Fisco, che ha portato al mancato versamento di Iva per oltre 10.000 euro.
I finanzieri hanno, infine, verbalizzato l’omessa comunicazione di inizio attività e la mancata istituzione dei registri contabili obbligatori per l’attività abusiva svolta.