Il 5 ottobre di un anno fa un attentato incendiario distrusse completamente il Pub “Black Eagle” di Castagnole delle Lanze. Nel cuore della notte due malfattori, il 23enne Simone Mezzo, di Alba (Cn), e il 45enne Manuele Bruno, abitante a Castagnole delle Lanze, pregiudicato, dopo aver cosparso di liquido infiammabile i locali del Pub, in quel momento chiuso, innescarono un disastroso incendio seguito da un’esplosione che distrusse completamente l’edificio, coinvolgendo gli stessi attentatori.
Investiti dalle macerie e dal materiale incandescente i due pregiudicati rimasero entrambi gravemente feriti ma, mentre il Bruno riuscì a raggiungere la propria abitazione, dove venne arrestato poco dopo dai carabinieri di Castagnole delle Lanze, il Mezzo, benché trasferito all’Ospedale C.T.O. di Torino, decedeva qualche giorno dopo a causa delle ustioni riportate.
I carabinieri di Castagnole delle Lanze non hanno mai cessato di indagare per fare luce sul misterioso episodio che aveva turbato non poco la vita quotidiana del paese, valutando tutte le ipotesi e tenendo sotto controllo, con lunghi e faticosi servizi, tutti i personaggi che, in qualche modo, potevano avere collegamenti con l’episodio criminale.
Finalmente nei giorni scorsi l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, Sost. Procuratore D.ssa Maria Vittoria Chiavazza, ha avuto una svolta e i carabinieri sono riusciti ad ottenere le prove che l’incendio non era opera, così come si era anche ipotizzato e scritto all’epoca dei fatti, del racket o della malavita organizzata, ma era stato più semplicemente organizzato dallo stesso gestore del locale, il 27enne Domenico Cirillo, il quale intendeva in questo modo truffare la compagnia con la quale aveva qualche tempo prima stipulato una polizza assicurativa.
Come dimostrato dalle indagini, il Cirillo, per raggiungere il proprio scopo aveva dato incarico al Bruno ed al Simone di appiccare un incendio ma i due avevano mal calcolato il quantitativo di liquido infiammabile da utilizzare, i cui vapori hanno poi provocato la tragica esplosione.
Tra l’altro, non era la prima volta che il Cirillo ed il Simone operavano insieme per compiere delle truffe ai danni delle assicurazioni. Dall’indagine è emerso che almeno in un’altra occasione i due avevano simulato un falso incidente stradale intascando il rimborso. Il Cirillo è stato tratto in arresto nelle prime ore di domenica 28/11/2011, venendo poi ammesso agli arresti domiciliari.