>> Tensione sugli accorpamenti degli ospedali

Il governatore Roberto Cota pare intenzionato a tirare dritto nell’impresa di portare ‘riforme epocali’ nella sanità piemontese.

Le prime linee di indirizzo del futuro piano sanitario della Regione stanno creando però un ampio scontento ad ogni livello della politica, a cominciare dal gruppo consiliare Pdl che ha inviato una lettera a Cota. Tra le altre firme anche quella dell’astigiana Rosanna Valle che contesta il metodo per le nomine, l’assenza di informazione che invece sarebbe stata assai utile a gestire meglio l’inevitabile reazione agli accorpamenti di ospedali.

In un suo comunicato, dicendosi soddisfatta del rientro dell’ospedale della Valle Belbo, in merito alla riorganizzazione dell’offerta ospedaliera, secondo un sistema di rete, suggerisce “un dibattito, senza preconcetti, ma con grande fermezza, con tutti gli enti e le istituzioni del territorio”.

Molto più deciso l’intervento del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto (anche lui Pdl) che della riforma sanitaria approvata dalla giunta Cota dice di non aver “apprezzato alcuni metodi, capito alcune scelte e, non aver afferrato  alcuni collegamenti. Il confronto con il territorio non vale solo in campagna elettorale”. E avanza dubbi sui mega ospedali con duemila e oltre posti letto, perplessità su alcuni nomi chiamati a  gestire di cui non vede competenza, conoscenza del territorio, capacità decisionale. E aggiunge che “hanno voluto imporre una brutta riforma con nomine deboli”. “Non credo che gestire un ospedale  sia la stessa cosa  che occuparsi di trattori o camion”.

Per arrivare ad avere “servizi  migliori  e meno costi, unici in Italia”, il governatore Roberto Cota, martedì 28 dicembre ha suddiviso il sistema sanitario  attraverso una serie di accorpamenti in 11 aziende sanitarie locali (4 per la provincia di Torino e 7 per le altre) e ha optato per lo scorporo delle Aso  dalle Asl e con l’accorpamento degli ospedali in sei Aziende sanitarie ospedaliere (Alessandria, Cuneo, Novara, e  tre nell’area torinese), il tutto da approvare però da parte del Consiglio regionale nelle prossime settimane.

Dunque l’ospedale di Asti, il Cardinal Massaja, sarà accorpato con gli ospedali della provincia di Alessandria, rimanendo per ora, sotto la gestione Asl At. L’azienda ospedaliera alessandrina accorperà i due ospedali della nostra provincia con quelli di Alessandria.

Cota ha nominato 16 commissari che, nell’arco di un anno, dovranno vigilare sui conti e “riorganizzare l’offerta ospedaliera secondo un sistema di rete, fornendo un’offerta qualificata e razionale dei servizi”.

Durante i lavori del Consiglio regionale, il gruppo regionale del PD ha inscenato, giovedì 30 dicembre,  una protesta contro le nomine dei commissari di Asl e ASO e la ridefinizione degli assetti territoriali delle due strutture.
Sono stati srotolati due striscioni con sopra scritto “lottizzatori” e “golpe”, con riferimento alle nomine dei commissari e alla scelta della Giunta di proporre il “modello lombardo” di sanità senza alcun confronto preventivo in Consiglio regionale.

“E’ una vergogna” –  aveva commentato la consigliera regionale PD Angela Motta – “i nuovi commissari sono stati scelti sulla base dell’appartenenza partitica, senza neanche considerare il lavoro positivo che i direttori uscenti avevano
svolto. Circa il 50% dei nominati sono in pensione, anche se per fortuna non é il caso di Asti: altro che nuovo che avanza, é il vecchio che ritorna. Spero che nelle prossime due nomine ad Asti si tenga conto soprattutto della competenza e dell’età”.

Ad Asti, dal 1° gennaio, Luigi Robino ha lasciato il suo posto di direttore generale sostituito nella sua funzione da  Valter Galante, torinese, 56 anni, già assessore alla Sanità nella giunta Ghigo, uomo di fiducia di Cota che lo avrebbe voluto direttore della sanità piemontese. E’ stato uno degli artefici dell’organizzazione del 118 in Piemonte.
Mario Pasino gestirà l’Asl di Alessandria e  Giovanni Monchiero continuerà a gestire quella di Cuneo.

L’incontro tra il governatore Cota e i commissari Asl è stato fissato per martedì 4 gennaio.

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