“Giornate FAI di Primavera” ad Asti, 25 e 26 marzo

Sabato 25 e domenica 26 marzo il FAI invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di 7.500 volontari e 35.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.

Per il terzo anno consecutivo le Giornate FAI di Primavera chiudono la settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Fino al 26 marzo infatti la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro patrimonio. In particolare la Media Partnership di Rai TGR assicurerà una copertura capillare grazie al contributo delle redazioni Rai regionali.

Le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscrive durante l’evento. A loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali.

Per l’elenco completo delle 1000 aperture è possibile consultare il sito www.giornatefai.it. Le versioni i-Os e Android dell’APP FAI saranno scaricabili gratuitamente dagli store di Apple e Google. Facile e intuitiva, l’app geolocalizzata riconoscerà la posizione dell’utente e indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare.

Le Giornate FAI di Primavera sono anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l’iscrizione annuale (vale tutto l’anno per avere sconti, presso musei ad esempio, omaggi e opportunità e in occasione delle Giornate FAI di Primavera per visite esclusive e per corsie preferenziali), oppure con un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà richiesto all’accesso di ogni luogo aperto o ancora con l’invio di un SMS solidale al numero 45517, attivo dal 13 marzo al 3 aprile.

SITI ASTIGIANI

La delegazione di Asti aprirà tre siti di cui due recentemente recuperati e restaurati, quindi alla loro prima “uscita pubblica nazionale”. Si tratta dell’ Ex Chiesa del Gesù e della Vasca termale a cui si aggiunge il terzo sito, la Chiesa di San Teobaldo e della Consolata.

Ci avvarremo anche noi del prezioso contributo di volontari ma soprattutto di 55 apprendisti ciceroni astigiani (30 provenienti dall’ Istituto A. Monti e 25 dall’ Istituto G.A. Giobert), preparati anche per visite in lingua : inglese, francese, spagnolo e tedesco. Gli orari di apertura saranno i seguenti per tutti e tre i siti:

Sabato: 10-12.30 / 15-17.30 Domenica: 10-12.30 / 15-17.30

EX CHIESA DEL GESU’ Via G. Carducci ang. Via del Varrone

Vogliamo porre l’attenzione su questo sito, chiuso da molti decenni, del quale è stato finalmente completato il recupero in questi ultimi anni, insieme al recupero e all’ allestimento del Museo Paleontologico. La fondazione del Palazzo del Michelerio, che ospita la Chiesa del Gesù, risale al 1524, per volontà della nobile famiglia astigiana dei Guttuari, su progetto di Vincenzo Seregno, ingegnere della Fabbrica del Duomo di Milano.

Ma il gioiello che vogliamo mostrare è il grande affresco raffigurante la Gloria del Paradiso, realizzato da Gian Carlo Aliberti (Canelli, 1670 – Asti, 1727) nel 1725.

Nel 1802, in seguito alla soppressione dei monasteri imposta dalle autorità francesi occupanti, diventò sede dell’Opera Pia Michelerio, istituto deputato ad accogliere ed ospitare gli orfani di Asti e del suo circondario ed insegnare loro un mestiere.

L’interno della chiesa fu così diviso da una soletta che creò un piano superiore, destinato a camerata dei ragazzi.

Solamente dieci anni fa, demolita la soletta, è tornato in piena vista l’affresco.

VASCA DELLE TERME PUBBLICHE Via Luigi Goltieri 3 (presso Biblioteca Astense Giorgio Faletti)

E’ la vasca termale di una delle piscine del frigidarium delle Terme del Foro di Asti.

La vasca delle terme pubbliche di epoca romana (I secolo d.C.), viene ritrovata nel 2014 negli ampi seminterrati del Palazzo del Collegio, destinati a magazzini ed archivi della Biblioteca Astense, durante le indagini archeologiche eseguite in occasione dei lavori per la sistemazione del sottofondo. La vasca circolare, in origine ricoperta di lastre in marmo, costituiva una delle parti principali dell’edificio termale posto a fianco del settore settentrionale del Foro.

CHIESA DI SAN TEOBALDO E DELLA CONSOLATA Via Adrian Alexander Hope 15

L’Orfanotrofio Femminile di Asti, in seguito Istituto della Consolata, fu fondato nel 1579 dal conte Roero di Sciolze come “Collegio degli orfani”.

Il 29 aprile 1655, per commemorare due miracoli avvenuti nel 1637 e nel 1653, il marchese Villa pone la prima pietra della nuova chiesa dedicata alla Beatissima Vergine Consolata ed al glorioso San Teobaldo, a servizio del convento dei Cistercensi, che viene consacrata il 5 giugno 1659. La chiesa, a navata unica con soffitto a botte e due cappelle laterali, poi ricostruita in stile barocco tra il 1725 e il 1730 per opera dell’ architetto Sevalle, presenta oggi una facciata neoclassica e l’interno frutto di un rimaneggiamento del XIX secolo.