>> Falsi finanzieri truffano coppia di anziani

Le Fiamme Gialle di Asti sono intervenute, pochi giorni fa, a seguito di una telefonata giunta al “117”, in aiuto di una coppia di anziani ingannata da due sedicenti finanzieri: un uomo, a capo scoperto, con indosso un giubbotto grigio verde recante un distintivo rotondo con la scritta “Guardia di Finanza” ed in mano una cartellina riportante la medesima intestazione, nonché una donna con un cappellino che le copriva i capelli.

Dopo aver probabilmente pedinato l’anziana nei giorni precedenti, i due l’hanno attesa  nell’androne del palazzo, al suo rientro nella tarda mattinata, seguita fino alla porta dell’appartamento e, dopo essersi qualificati come finanzieri, sono entrati all’interno intimando ai coniugi di esibire i valori in loro possesso per accertarne “la reale posizione economica”.

Dopo un iniziale diniego, a seguito della minaccia di una perquisizione, la signora ha rivelato dove erano conservati banconote (circa 3.000 euro) e preziosi. Mentre l’uomo redigeva un falso verbale, la complice, fingendo di allontanarsi, si è introdotta nella camera da letto sottraendo denaro e vari oggetti d’oro. Malgrado l’invito del marito a telefonare alla Guardia di Finanza per chiedere conferma di quanto stesse accadendo, la moglie ha firmato il presunto documento, non ricevendone  copia, senza accorgersi del furto subito. Solo pochi istanti dopo il celere allontanamento dei due imbroglioni, l’anziano ha finalmente contattato il 117 delle Fiamme Gialle che, immediatamente, per la breve distanza dalla caserma, ha inviato alcuni militari, nella speranza di intercettare i due delinquenti che sono riusciti a dileguarsi con la refurtiva. Ai due anziani non è rimasto che denunciare il fatto e rammaricarsi per la beffa subita.

Si invitano i cittadini a non consentire l’ingresso nella propria abitazione a sconosciuti, senza essersi accertati dell’identità degli interlocutori, richiedendo l’esibizione della tessera personale di riconoscimento (contenente grado, cognome e nome), qualora avvicinati da sedicenti militari della Guardia di Finanza, nonchè contattando il numero di pubblica utilità “117”.

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