Il consiglio provinciale (presieduto dall’onorevole Maria Teresa Armosino del Pdl) del 12 settembre ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro l’abolizione delle Province.
“Nel corso degli ultimi mesi – si legge nel testo dell’atto – il Governo ha manifestato più volte la volontà di ridimensionare il numero e il ruolo delle Province, trovando l’accordo di molte forze politiche presenti in Parlamento; da ultimo ha deciso di procedere ad interventi di natura costituzionale finalizzati alla “soppressione delle Province quali enti statali e conferimento alle Regioni delle relative competenze ordinamentali”.
E’ utile ricordare che la Provincia, oltre ad essere un ente politico amministrativo con specifiche e importanti funzioni, identifica un territorio e una comunità con proprie tipicità e caratteristiche economiche, sociali e culturali; inoltre la struttura civile e amministrativa italiana è organizzata prevalentemente a livello provinciale.
Pertanto, l’abolizione delle Province comporterebbe il serio rischio di creare incertezza e confusione derivanti dall’esigenza di trasferire le funzioni, i servizi, le risorse ed il personale ad altri enti, con modalità che al momento non risultano essere chiaramente individuate e più in generale, dal necessario e conseguente riassetto della struttura amministrativa organizzata nell’ambito provinciale; con, inoltre, l’ulteriore rischio che questo processo non si accompagni ad effettivi risparmi economici.
Pur condividendo l’esigenza di una profonda opera di riordino delle funzioni delle istituzioni italiane che porti ad una reale semplificazione della pubblica amministrazione, al fine di fornire un quadro di riferimento stabile, snello, moderno ed efficiente e con riduzione della spesa pubblica e del peso burocratico che ne deriva, si ritiene che le modalità operative finora prospettate non permettano la realizzazione di tali obiettivi.
Si ritiene, invece, necessario continuare il confronto avviato tra le Istituzioni nell’ambito della discussione del Codice delle Autonomie Locali, attualmente all’esame del Parlamento, al fine di delineare un assetto istituzionale chiaro e stabile basato su livelli di governo di dimensioni territoriali e demografiche adeguate e con enti dotati di autonomia e di funzioni definite ed esclusive.
Deve inoltre continuare il processo di federalismo fiscale avviato in questi anni dal Parlamento, al fine di garantire agli Enti certezza di risorse finanziarie e legare il prelievo fiscale alla responsabilità politica dell’ente”.
Su proposta della conferenza dei capigruppo, il consiglio provinciale ha deliberato di “esprimere la sua contrarietà rispetto al percorso avviato dal Governo, come risulterebbe dal disegno di legge costituzionale allegato, pur non negando l’esigenza di una profonda riforma; di rivolgere un appello al Parlamento perché affronti in modo coerente un percorso di riordino istituzionale che riguardi tutte le istituzioni della Repubblica”.
Il Consiglio provinciale invita inoltre il presidente della Provincia e la giunta ad informare costantemente in merito alla discussione e alle proposte relative all’abolizione delle Province e al trasferimento delle relative funzioni, al fine di garantire adeguati livelli di servizi ai cittadini; ad organizzare, in collaborazione con gli amministratori, i parlamentari locali e gli altri soggetti istituzionali interessati, momenti di approfondimento, al fine di partecipare attivamente al processo di modifica dell’assetto istituzionale in atto nel Paese e proporre soluzioni organizzative e amministrative a tutela del territorio, della comunità e dell’identità astigiana”.