Sabato 12 novembre al Circolino San Tommaso di Canelli è stata presentata la mostra “Il grido della terra” presa a noleggio da Valle Belbo Pulita, Azione Cattolica, Memoria Viva e Unitré. Dopo i saluti del vice sindaco Paolo Gandolfo e del parroco Don Luciano Cavatore, a nome dell’Unitré ha introdotto la presentazione Benevolo Bruna che ha illustrato gli obiettivi che le associazioni promotrici perseguono in merito alla custodia dell’ambiente.
Per Azione Cattolica è intervenuto il dott. Mauro Stroppiana che ha posto l’attenzione del mondo cattolico sui problemi ambientali trattati da Papa Francesco nell’ Enciclica “Laudato si’“. È intervenuto poi il maestro Romano Terzano che ha parlato della concordanza di vedute da parte di una folta schiera di scienziati con i contenuti dell’enciclica del Papa.
Si è soffermato in particolare sulla questione educativa, vista sotto l’aspetto pedagogico per evitare di criminalizzare chi ancora non si comporta virtuosamente, senza però offrirgli un premio se compie il suo dovere di cittadino rispettoso dell’ambiente.
Ha fatto confronti con realtà virtuose dove la raccolta differenziata raggiunge ottimi livelli ed ha concluso “Perché non possiamo farlo anche noi” ?
Ha chiuso Paola Bottero di Memoria Viva, presentando il programma a partire da lunedì 14 novembre. Per tre giorni sarà a Canelli, a disposizione degli alunni delle quarte e quinte elementari, degli studenti delle medie e delle superiori. Sarà sempre presente nelle classi un rappresentante delle associazioni promotrici per illustrare i contenuti dei singoli 12 cartelloni.
Giovedì 17 novembre, alle ore 20,30, sarà presentata a Calamandrana, nella sala consiliare per i soci Unitré e per la popolazione.
Il giorno dopo, sempre a Calamandrana, farà tappa alle scuole elementari.
Sabato 19 e domenica 20 tornerà al Circolino di Canelli, dalle 15 alle 18, a disposizione dei visitatori canellesi. Nella settimana successiva, al mattino di lunedì, sarà a Nizza ed inizierà dagli studenti del Pellati. Alla sera dello stesso giorno sarà a Montegosso per i soci Unitré e per la popolazione, per poi, nei giorni successivi, tornare a Nizza, secondo il calendario concordato con le scuole locali.