Sabato 12 marzo, alla Gancia di Canelli, si è svolto il convegno “Viticoltura e industria nelle terre del Moscato” che fa parte del progetto “La nascita dello spumante italiano”, condotto dal giornalista Filippo Larganà. L’iniziativa è promossa dalla Comunità delle Colline “Tra Langa e Monferrato” (Calosso, Canelli, Castagnole Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Moasca, Montegrosso d’Asti e San Marzano Oliveto) di cui è presidente il sindaco costigliolese, Giovanni Borriero, ed è realizzata in collaborazione con l’associazione “Canelli Domani” presieduta dal dott. Lorenzo Vallarino Gancia. I relatori hanno presentato le sintesi di studi e ricerche sui rapporti tra viticoltura e industria nell’area di produzione dell’uva moscato bianco dove oltre un secolo e mezzo fa nacque il primo spumante d’Italia.
Tra i relatori della prima parte del convegno, oltre al presidente della Comunità collinare, Borriero, e al “padrone di casa” Lorenzo Vallarino Gancia, il prof. Marco Devecchi, presidente dell’Osservatorio del paesaggio per il Monferrato Astigiano; la professoressa Anna Schneider dell’Istituto di Virologia vegetale di Grugliasco che fa parte del Cnr; Pierstefano Berta e Giusi Mainardi storici e ricercatori Oicce, l’organizzazione per la comunicazione e le conoscenze in enologia; le ricercatrici universitarie Paola Gullino e Federica Larcher; Carlo Tosco, docente associato al Politecnico di Torino.
Nella seconda parte Patrizia Cirio, Giancarlo Ferraris e Sergio Bobbio hanno presentato testimonianze inedite sulla comunicazione e sulle attività di divulgazione aziendale delle Case spumantistiche tra XIX e XX secolo. Si è parlato della trasformazione delle tecniche grafiche e pittoriche in materia di affiches e di packaging enologico; dell’uso della fotografia, del cinema che riporta, con precisione documentaristica, le immagini in movimento di un mondo in sviluppo frenetico, tra innovazione tecnologica e profonde trasformazioni sociali.
Dalle ricerche negli archivi storici della Gancia (nella foto il locale appena rinnovato e inaugurato) curate da Cirio, Ferraris e Bobbio, è, infatti, emerso un filmato d’epoca, recuperato da Paola Visconti e Franco Ferrero della Casa spumantiera canellese, perfettamente conservato che è stato proiettato, per la prima volta, nel corso del convegno. Vi si racconta l’industria dello spumante e il suo territorio con un taglio cinematografico incredibilmente analogo a quello con cui i films “Metropolis” di Fritz Lang o “Tempi Moderni” di Chaplin.
“Le relazioni complete del convegno – annota Patrizia Cirio – potranno essere consultate attraverso un’apposita banca dati, cartacea e on – line, che è in fase di realizzazione”.