Lo spumante Alta Langa metodo classico, orgoglio dell’enologia Piemontese, dopo il consenso in pubblica audizione ha ottenuto l’ok all’unanimità dal comitato nazionale per fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita ed è stato firmato oggi, mercoledì 23 febbraio, il decreto per la pubblicazione in gazzetta ufficiale.
E’ la 13^docg piemontese. Il Ministero delle Politiche agricole e Forestali ha firmato il Decreto per il riconoscimento della docg che prevede anche le norme della retroattività dalla vendemmia 2008. Dunque i prodotti della vendemmia 2008 Alta Langa metodo classico potranno fregiarsi della prestigiosa docg. Del “club” delle eccellenze del Piemonte enologico fanno già parte: Asti, Brachetto d’Acqui, Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato Superiore, Barbaresco, Barolo, Dogliani, Gattinara, Gavi, Ghemme, Roero, Dolcetto di Ovada Superiore.
Nella giornata di martedì 16 novembre 2010 il Comitato Nazionale Vitivinicolo si è riunito ed ha approvato all’unanimità il riconoscimento della docg ed il 21 febbraio 2011, il Ministrero ha provveduto all’invio della firma e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
E’ inoltre stata accolta la richiesta di retroattività per quanto riguarda le annate 2008/2009/2010: tale riconoscimento premia gli sforzi fatti da tutta la filiera per ottenere la docg in quanto, in considerazione del lungo periodo di affinamento in bottiglia cui questo spumante deve essere sottoposto, si sarebbero viste le prime bottiglie docg dell’annata 2012 in commercio nel 2015.
Il grande lavoro di ricerca e la qualità del vino prodotto in tutti questi anni ha inoltre permesso di ottenere la menzione RISERVA per le bottiglie di Alta Langa con un più lungo affinamento sui lieviti, tra bianco e rosè saranno quindi ben quattro le tipologie di Alta Langa docg.
Il Consorzio Alta Langa, presieduto da Lamberto Vallarino Gancia, raccoglie ben 63 viticoltori che con le loro famiglie hanno riportato la vite su selezionate colline più alte delle tre province dove viene coltivata con estremo rigore e rispetto del territorio.
Lo spumante Alta Langa ha origini molto lontane: già a metà 800 cominciava, nel mondo enologico piemontese, la produzione spumanti seguendo le esperienze di successo dei cugini d’oltralpe.
Fu proprio grazie al felice intuito dei primi produttori che da circa un secolo e mezzo in Piemonte si ottengono i brut metodo classico da cui oggi è scaturita la docg; la produzione continua tutt’oggi con le nove aziende del Consorzio: Giulio Cocchi di Asti, Fontanafredda e Germano Ettore di Serralunga d’Alba, F.lli Gancia e Giovanni Bosca Tosti di Canelli, Martini & Rossi di Pessione, Enrico Serafino di Canale, Bera di Neviglie e Vigne Regali di Strevi
Alta Langa è uno spumante Brut prodotto esclusivamente da uve Pinot Nero e Chardonnay coltivate in colline sopra i 250 m slm e può essere solo millesimato, cioè si produce solo nelle annate di pregio. E’estremamente longevo e possiede notevole ampiezza nei profumi e complessità dei gusti che si sviluppano grazie alla fermentazione e all’affinamento che avviene in bottiglia per non meno di trenta mesi.
Spumante raffinato, l’Alta Langa metodo classico ben si adatta ad accompagnare tutta la durata del pasto.
“Questo traguardo è motivo di grande orgoglio per me e per tutti i produttori e viticultori che credono in questo prodotto – ha dichiarato il Presidente Lamberto Vallarino Gancia – Ora dovremo impegnarci per dimostrare che l’Alta Langa metodo classico merita questo riconoscimento, mantenendo e cercando di migliorare il già ottimo livello di qualità raggiunto faticosamente in questi anni”.