E’ stata inaugurata, nella mattinata di venerdì 7 maggio, a Canelli, l’XI edizione della Borsa internazionale del turismo enogastronomico, la terza in Piemonte, la prima nell’Astigiano. Il più importante evento professionale italiano per gli operatori del turismo enogastronomico.
E’ nelle Cantine Contratto (una delle suggestive ‘Cattedrali sotterranee’) che, venerdì 7 maggio, si è svolto il workshop professionale con i buyer per i quali, all’Agenzia di Pollenzo, è dedicata una serata del gusto e del design e, ad Alba, sabato 8 maggio, alle 9,30, l’incontro “Food and wine”, cui dovrebbe presenziare il ministro del turismo Maria Vittoria Brambilla.
L’evento è stato organizzato dall’assessorato regionale del turismo, ora guidato dall’albese Alberto Cirio, in collaborazione con l’Atl di Asti, Alessandria, Alba e Slow Food, presente insieme all’assessore regionale al bilancio Giovanna Quaglia, all’assessore provinciale Annalisa Conti, al giornalista enogastronomo Paolo Massobrio, al sindaco di Canelli Marco Gabusi e all’assessore alle manifestazioni Aldo Gai, al direttore dell’agenzia Sviluppo e Turismo Maria Elena Rossi.
Ampio e articolato l’intervento di Annalisa Conti che si è soffermata sul Progetto Unesco, sulla sua portata per tutto il territorio, non solo canellese, e sull’iter della pratica che dovrebbe concludersi nel 2o11.
Il giornalista Massobrio, ha passato in rassegna i principali prodotti tipici del territorio piemontese, partendo dal Barolo (1873) per passare al cioccolato (1865) alla pasticceria secca, al vermouth, al vino Moscato e alla birra (di cui ha ricordato l’origine biellese nel 1846), al bollito ‘risorgimentale’, ai formaggi alpini, alla cucina ‘crativa’ e a quella di ‘corte’ (che si ispira alla francese), ai Caffé storici (di Torino, Asti, Alba…) luoghi di incontro e di cultura. E ha ricordato l’impegno di Camillo Benso conte di Cavour che ha curato particolarmente la tecnologia in agricoltura.
L’assessore regionale Alberto Cirio, dopo essersi complimentato con Annalisa Conti, ha definito il Piemonte “tempio dell’enoturista” e ha rimarcato la valenza economica e occupazionale del turismo come “azienda”. Ha quindi assicurato l’impegno della Regione a sostegno del Progetto Unesco, da condividere tra impresa, artigianato e industria.
“Abbiamo espresso alla Commissione Ministeriale, ospite della BITEG, – ha quindi sottolineato Cirio – la necessità di istituire un osservatorio nazionale del turismo enogastronomico, per monitorarne in modo scientifico l’andamento, e abbiamo candidato il Piemonte a coordinarlo. L’enogastronomia è unica: ha la forza di un prodotto che non è solo made in Italy, ma ‘born in Italy’. E ciò che nasce qui non si può riprodurre nello stesso modo altrove.”
Moltissimi i giornalisti e i cineoperatori. Numerose presenze da Germania, Francia, Regno Unito, Scandinavia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Spagna, Austria, Est europeo, Usa, Canada e Giappone, Turchia. Ma anche un centinaio di operatori italiani.
“Per Canelli, è un’occasione – ha sottolineato il sindaco Marco Gabusi – per la promozione delle eccellenze locali. Che sia stato scelta Canelli come sede della Biteg, conferma che la nostra città è un punto di riferimento non solo per la produzione enologica, ma anche per il crescente mercato del turismo enogastronomico”.
Turismo. In Italia, nel 2009, dal turismo enogastronomico, sono arrivati tre miliardi; in Piemonte 65 milioni di euro; in Langa Roero Monferrato, i turisti della buona tavola sono aumentati del 4%: un 20% negli ultimi anni.